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Dispositivi medici: Nollo (Sihta), sinergie per favorire Health Technology Assessment

di Radiocor Plus

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«La speranza è che lo sviluppo di una vera e propria cultura dell’Hta, l'Health Technology Assessment, sia favorito da una virtuosa sinergia tra strategie europee e nazionali. Non possiamo permetterci di perdere questa occasione». Così Giandomenico Nollo, presidente della Società italiana Health Technology Assessment (Sihta), intervenuto al Forum Risk Management di Arezzo nella sessione "Nuova Governance dei dispositivi medici e sostenibilità". L'Hta è ad un punto cruciale determinato dall’avvio del Programma nazionale dei dispositivi medici e dall’attuazione del Regolamento europeo per l’Hta a essi dedicato. La sfida è attivare la rete di centri collaborativi, l’intervento proattivo delle Regioni e la regia di una cabina nazionale per l’Hta.«La speranza – ha commentato Nollo - è che oggi con la sinergia tra strategie Ue e nazionali si possa guardare alla concretizzazione di questo impegno. Tuttavia, molto è il lavoro ancora da fare: dobbiamo diffondere la cultura dell’Hta a tutti i livelli, lavorare rapidamente e con metodo per costruire le competenze per produrre report di Hta ma soprattutto per implementare le raccomandazioni ne derivano. L’innovazione va inserita con attenzione e metodo nei percorsi di cura, gli esiti vanno misurati e le eventuali azioni correttive tempestivamente attivate. Senza questo passaggio il processo di valutazione dell’innovazione risulta monco e inefficace. Per farlo servono competenze di gestione e analisi e "nuovi cavalieri per la ricerca del Sacro Graal dei real world data". Davanti a innovazioni come l’intelligenza artificiale, le terapie digitali e l’editing genetico, «gli attuali strumenti di Hta sviluppati per farmaci e dispositivi difformi, con tempi e maturità fortemente diversi, non sono direttamente applicabili a queste tecnologie in tumultuoso sviluppo. Anche su questo dovremo lavorare. Sihta - ha concluso Nollo - farà la sua parte».


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