Aziende e regioni

Covid: aziende sanitarie pronte per la campagna di prevenzione sul personale. Migliore (Fiaso): «Il vaccino è l'arma più efficace»

di Radiocor Plus

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«Siamo pronti a mettere in atto le indicazioni di governo e regioni per la campagna di vaccinazione anti Covid-19 con l’obiettivo di proteggere la salute dei cittadini. E cominceremo facendo la nostra parte, invitando le aziende a realizzare iniziative specifiche per promuovere la chiamata attiva alla vaccinazione di medici, infermieri e di tutto il personale che opera in ospedali e strutture sanitarie». Così il presidente della Fiaso, Giovanni Migliore interviene dopo la pubblicazione della circolare "Indicazioni e raccomandazioni per la campagna di vaccinazione autunnale/invernale 2023/2024 anti Covid-19", firmata dal direttore Prevenzione del ministero della Salute, Francesco Vaia. «Il vaccino resta la più efficiente arma contro il Covid – aggiunge Migliore – e occorre che questo messaggio arrivi alle categorie per cui è raccomandato anche attraverso i medici di medicina generale che possono capillarmente invitare alla somministrazione nella stessa seduta del vaccino antinfluenzale e anti Covid. Dobbiamo evitare che le conseguenze gravi dell’infezione possano avere ripercussioni sulla salute di anziani e fragili».
Dalla Federazione delle aziende sanitarie e ospedaliere ricordano come "la vaccinazione con il nuovo vaccino di Pfizer, specificamente sviluppato per contrastare la variante XBB.1.5, è stata raccomandata per cinque categorie principali: persone di età pari o superiore a 60 anni, ospiti delle strutture per lungodegenti, donne in qualsiasi trimestre della gravidanza o nel periodo postpartum, comprese le donne in allattamento, operatori sanitari e sociosanitari addetti all'assistenza negli ospedali, nel territorio e nelle strutture di lungodegenza, oltre agli studenti di medicina e delle professioni sanitarie che effettuano tirocini in strutture assistenziali. Persone dai 6 mesi ai 59 anni di età con elevata fragilità a causa di patologie". Inoltre, la vaccinazione viene consigliata a familiari, conviventi e caregiver di persone con gravi fragilità. Inizialmente, durante la fase di avvio della campagna, si darà priorità alle persone di età pari o superiore a 80 anni, agli ospiti delle strutture per lungodegenti, alle persone con elevata fragilità, e agli operatori sanitari e sociosanitari.


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