Aziende e regioni

Sardegna: arriva l'indice di sofferenza per reclutare il personale e smaltire le liste d'attesa

di Davide Madeddu

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24 Esclusivo per Sanità24

Dall'introduzione "dell’indice di sofferenza" per agevolare il reclutamento del personale sanitario nelle strutture con carenze d’organico all'aumento delle tariffe per prestazioni aggiuntive (dai 60 ai 100 euro) per smaltire le lite d’attesa. Poi altre misure che vanno dagli incentivi al personale medico agli interventi per l’emodialisi, continuando con la formazione del personale per arrivare agli infermieri di comunità. Sono alcuni degli aspetti salienti relativi agli interventi in ambito sanitario contenuti nel Collegato alla finanziaria approvato dal Consiglio regionale della Sardegna.
Tra le altre disposizioni c'è la costituzione di un fondo con una dotazione massima di 5 milioni di euro l’anno per corrispondere ai medici e al personale del comparto un’indennità che dovrà essere definita in sede di contrattazione collettiva allo scopo di sostenere l’operatività degli ospedali situati in sedi disagiate e con un’elevata carenza sotto il profilo assistenziale. «Per l’integrazione delle risorse disponibili per il nuovo Accordo (Air) con i medici di medicina generale - chiariscono dalla Regione-, sono interamente destinati 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025, già stanziati nella legge Finanziaria, al fine di garantire i livelli essenziali di assistenza in modo uniforme su tutto il territorio, ed è autorizzata la spesa di 6 milioni di euro per la stipula di accordi con altri Paesi, destinati alle aziende sanitarie dell’Isola, per il reclutamento di medici stranieri, analogamente a quanto avvenuto in altre regioni». Non è tutto. Per il trasporto dei dializzati dal domicilio ai centri di cura è stata autorizzata spesa di 2 milioni di euro.
«Per l’emodialisi - proseguono - destinato un ulteriore milione di euro ad Ares per l’acquisto di prestazioni da erogare ai cittadini residenti e non residenti (come, ad esempio, la dialisi in vacanza). Per il potenziamento della rete dell’emergenza urgenza destinati 18,5 milioni di euro: 3,7 milioni per il 2023, 7,4 milioni per ciascun anno per il 2024 e 2025».
Per la formazione dei medici destinati 3,7 milioni di euro per il finanziamento dei ruoli docenti per l’attivazione della scuola di specializzazione di Pediatria all’Università di Sassari (che andrebbe ad aggiungersi a quella già presente a Cagliari) e, sempre nell’ateneo turritano, per la scuola di specializzazione in Chirurgia pediatrica (la prima in Sardegna). Via libera anche alla misura che mette in campo poco più di un milione di euro da ripartire tra le Università di Cagliari e Sassari per la realizzazione di master di primo livello per la formazione degli infermieri di Comunità. Potenziato anche l’impianto degli screening prenatali nell’Isola con una disposizione che intercetta l’esigenza di garantire alle donne in gravidanza l’accesso gratuito a test prenatali (NIPT, oggi disponibili solo privatamente).
Cade inoltre l’obbligo di certificazione medica previsto per il rientro a scuola degli studenti.


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