Aziende e regioni
Puglia/ Emiliano lancia il sasso: assumere i medici senza concorso con un sistema "a sportello"
di Vincenzo Rutigliano
24 Esclusivo per Sanità24
Assumere medici senza concorso, con un sistema " a sportello" per combattere la carenza di medici in Puglia. Non sapendo più a quale soluzione votarsi, in Puglia si fa ricorso a quella che lo stesso "ideatore" chiama "una scelta al limite della correttezza, dal punto di vista della formalità giuridica", ovvero , medici assunti a sportello " individuati con un’evidenza pubblica rivolta a qualunque medico italiano o europeo che voglia venire a lavorare in Puglia".Una soluzione di emergenza dunque che lo stesso Emiliano lancia senza troppa convinzione se aggiunge di "non essere sicuro che sia conforme alla legge, ma sono in una situazione di emergenza e non posso fare altrimenti".
Per il Filas, invece, l'idea non è altro che una "boutade" : per l'assunzione a tempo indeterminato il concorso è obbligatorio e per il tempo determinato al più si può immaginare un avviso pubblico per 30 giorni. Anche i sindacati dei medici della Puglia (Fp Cgil, Cisl, Uil Fpl, Anaao-Assomed, Aaroi-Emac, Cimo, Fvm e Fassid) respingono l'annuncio del presidente della Regione ribadendo che ''le procedure di reclutamento del personale nelle pubbliche amministrazioni non può che essere quella concorsuale e a tempo indeterminato'' perché ''ogni altra procedura che, nel corso degli anni, ha stravolto l'organizzazione del servizio pubblico e alimentato a dismisura l'esercito dei precari, va rigettata in toto''.
I numeri con cui misurarsi restano drammatici: mancano 982 medici nella pianta organica delle dieci Asl, a fronte, al 30 giugno, di un fabbisogno pari a 9.377 unità, i medici in servizio sono 7.395. I 982 che mancano sono indispensabili non solo per le emergenze in corso, dal Perrino di Brindisi ai pronto soccorso di quasi tutta la Puglia, ma anche per le prossime aperture dei nuovi ospedali di Monopoli/Fasano e Taranto.
Prima di Emiliano e della sua proposta, la cui fattibilità è tutta da verificare, anche l'assessore alla Salute, Rocco Palese, ha parlato di un bando regionale di mobilità per agevolare il rientro dei medici pugliesi oggi in servizio fuori dalla regione. Ma anche in questo caso per la mobilità serve un nulla osta obbligatorio della Asl di origine difficilissimo da ottenere La prima e la seconda idea dimostrano la gravità della crisi, che non è solo legata al personale medico. E' anche finanziaria. Per rispettare i Lea lo stesso assessore stima in un miliardo di euro il fabbisogno necessario per rispettarli.Non dunque i 7,9 miliardi a carico del fondo sanitario stabiliti a dicembre scorso in sede di conferenza delle Regioni, ma 9 miliardi. Un'ulteriore richiesta di risorse seguita all'approvazione in giunta regionale del piano della rete ospedaliera, che istituisce 941 nuovi posti letto, soprattutto nella lungodegenza. Per fare il caso della Asl Bari il piano prevede per la lungodegenza il passaggio da 72 posti letto a 139 con un aumento di 67. Nel piano la Regione conferma pure la strategia di rafforzamento delle terapie intensive, con 48 posti letto totali previsti in sette ospedali.
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