Aziende e regioni
La Neurologia costruisce ponti per individuare proposte di presa in carico innovative
di Valeria D. Tozzi *
24 Esclusivo per Sanità24
Con una popolazione che invecchia e la riduzione progressiva delle risorse economiche pubbliche, il Servizio sanitario nazionale si trova di fronte a sfide sempre più complesse, a partire dall’incidenza crescente delle cronicità che impone un’evoluzione dello scenario della presa in carico e una riflessione condivisa sui modelli gestionali e organizzativi che concorrono a definire i percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali. In questo contesto, gli investimenti in sanità del Pnrr e il Dm 77 del maggio 2022 mirano a rafforzare l'assistenza territoriale e rappresentano uno snodo fondamentale per un ripensamento profondo dei servizi sanitari.
La Neurologia, intesa come disciplina, comunità di professionisti e insieme di servizi dedicati ai pazienti neurologici, partecipa ai cambiamenti in corso offrendo spunti di analisi e riflessioni specifici. Da disciplina che storicamente si occupava di un numero ridotto di casi e con poche "armi" terapeutiche, la Neurologia è diventata una specializzazione che si trova a dover gestire una domanda crescente di cure per via dell’innovazione diagnostica e terapeutica che consente di dare risposta a bisogni di salute che in passato non venivano curati. Inoltre, il management delle Unità operative di Neurologia si fa sempre più complesso per via dell’eterogeneità dei target trattati: malattie rare e ad alta diffusione, pazienti cronici ma anche quelli acuti, persone giovani e quelli più anziani. L’ampia numerosità e complessità delle malattie neurologiche crea bisogni legati alla continuità delle cure, all’equità nelle risposte e nell’accesso e alla sostenibilità. Una delle traiettorie di risposta è quella di superare la dicotomia tra ospedale e territorio, che nei fatti è già avvenuta: analizzando le attività erogate da molti ospedali, si osservano prestazioni tipiche dell’offerta territoriale. Inoltre, l’allargamento delle équipe specialistiche può puntare sulla creazione di forme di collaborazione stabile sia tra neurologi che operano in setting differenti sia tra professionisti diversi.
L’Italia è popolata di esperienze in cui si stanno costruendo "ponti" per integrare la filiera dei servizi: l’integrazione dell’offerta specialistica tra setting tipici dell’ospedale e del territorio è la grande scommessa per traguardare il Pnrr e il Dm 77/2022 e la Neurologia ha un portafoglio di proposte interessanti proprio per alcune sue specificità. Si tratta di un passo fondamentale per individuare percorsi innovativi in grado di migliorare la presa in carico delle persone con malattie neurologiche complesse, costruendo su quanto è già prassi e introducendo elementi di innovazione.
In un sistema a risorse decrescenti, prossimità della cura e continuità assistenziale diventano praticabili solo attraverso un ridisegno dei modelli di cura chiamati ad aprirsi all’uso della tecnologia per delocalizzare i servizi verso il domicilio dei pazienti e connettere più intensamente i professionisti che intervengono sul medesimo caso integrando le loro prospettive.
Queste sono le prospettive discusse nel recente workshop "La neurologia tra ospedale e territorio: le opportunità del Pnrr", organizzato nell’ambito del Neurology Management Lab (NeuroMLab), il laboratorio di management sanitario realizzato da SDA Bocconi e Biogen con il supporto della Società italiana di Neurologia (Sin). Un progetto nato nel 2020 a partire dall’esperienza pluriennale del MSMLab, che ha sviluppato un focus sulla gestione della sclerosi multipla per poi evolvere nell’obiettivo più ampio di creare uno spazio per il confronto multidisciplinare in neurologia. Giunto oggi al suo secondo biennio, il NeuroMLab costituisce un vero e proprio hub in cui portare a sistema quello che i professionisti (i neurologi, ma anche infermieri e farmacisti) e i manager della sanità vivono nelle loro realtà specifiche allo scopo di condividere sentieri di sviluppo della disciplina, ancorata nelle diverse realtà aziendali, per migliorare l’offerta di servizi per i pazienti.
* Associate Professor of Practice of Government Health and Not for Profit Division presso SDA Bocconi School of Management
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