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Lombardia/ Liste d'attesa in sanità, assegnati i primi 43 mln per contenerle
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Regione Lombardia ha destinato i primi 43 milioni finalizzati al contenimento delle liste d'attesa. La delibera, approvata oggi dalla Giunta Fontana su proposta dell'assessore al Welfare Guido Bertolaso, segue il provvedimento generale varato la scorsa settimana con cui la Lombardia ha stanziato in totale 61 milioni per aprile-dicembre di quest'anno. Dei 43 mln di oggi (circa il 70% delle risorse), 25 mln andranno alle strutture pubbliche e 18 mln al privato accreditato. Le Ats, sulla base dell'analisi della domanda/offerta sui propri territori, potranno individuare ulteriori prestazioni di specialistica ambulatoriale che necessitano miglioramenti e introdurre, in fase di negoziazione e definizione degli accordi contrattuali, quote di budget vincolate all'erogazione di tali prestazioni. «Entriamo nella fase operativa - hanno detto il presidente Attilio Fontana e l'assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso -. Abbiamo previsto l'ampliamento a ulteriori prestazioni ambulatoriali e chiesto agli erogatori di adeguare i sistemi informativi per poter procedere all'aggiornamento dei dati relativi alle prestazioni programmate, in favore di utenti non ricoverati. Monitoreremo costantemente l'andamento delle prestazioni erogate attraverso un gruppo di lavoro, appena costituito».
Aumento delle prestazioni del 10% rispetto al 2019. Per le prestazioni chirurgiche o altre prestazioni rilevate critiche a livello locale dalle Ats, quelle per le quali i tempi di attesa previsti non sono rispettati in almeno il 90% dei casi, le Agenzie di tutela della salute dovranno trasmettere l'elenco entro il 28 aprile per ciascun erogatore, il quale dovrà garantire mensilmente un aumento del 10% rispetto al 2019.
Gli screening oncologici. Per quanto concerne gli screening oncologici, per la prima volta si dà mandato alle Ats di rimodulare le attività tra gli erogatori a partire da settembre 2023, nel caso in cui le strutture non riuscissero a garantire il raggiungimento dei target individuati. «La prevenzione - ha concluso l'assessore Bertolaso - riveste un ruolo fondamentale per Regione Lombardia, soprattutto quando riguarda patologie oncologiche in cui la diagnosi precoce può salvare la vita. Per questo abbiamo ritenuto opportuno mettere a disposizione di altri erogatori gli slot di quelle strutture che non riescono a garantire le prestazioni»
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