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Puglia: il nuovo ospedale della Bat in alto mare senza un'iniezione di nuovi fondi per 130 milioni

di Vincenzo Rutigliano

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24 Esclusivo per Sanità24

Senza una provvista finanziaria aggiuntiva che preveda almeno altri 130 milioni di euro ad integrazione dei primi 138, per il nuovo ospedale della Bat, da realizzare nell’agro di Andria, tutto torna in alto mare. Senza nuova provvista è inutile anche il tentativo dei progettisti di consegnare il progetto definitivo entro questa estate per sottoporlo alla validazione dell’Asset, l’agenzia regionale che si occupa di progetti strategici, atteso che c’è il rischio, ulteriore, che più tardi arriverà la nuova provvista, e più tutto si sposterà in avanti con il rischio di un'ulteriore lievitazione dei costi.

Per il progettato nosocomio - destinato a servire un territorio di almeno 400mila abitanti privato in questi ultimi anni di 4 ospedali – sarebbe uno stop ancora più grave se si pensa che sarà di II livello con 400 posti letto e che accoglierà anche un polo universitario. Insieme alle risorse servono pure modifiche alla viabilità di accesso, oggi assicurata da una strada tangenziale ormai vecchia di decenni e da allargare. Un adeguamento che la consigliera regionale, Grazia Di Bari, andriese, definisce “ indispensabile per rendere l’ospedale facilmente raggiungibile da tutti i comuni della provincia”. In difetto, la rete stradale a servizio di questo nuovo ospedale di II livello, come per quelli di I livello, andrà integrata con quella eliportuale ove non si potranno rispettare i 30 minuti di percorrenza in caso di emergenza.

Il caso dell'ospedale della Bat è speculare allo sblocco, con un anno di ritardo, di un pacchetto di 18 interventi di edilizia sanitaria per 268 milioni di euro, pacchetto finalmente licenziato dalla giunta regionale ed inviato a Roma. Si tratta di 17 progetti definitivi per l’ammodernamento di altrettanti ospedali e di un diciottesimo, per 106 milioni di euro, relativo all’ospedale del Nord Barese che, nelle ultime settimane, ha cambiato pure sito: non sarà più a confine tra Molfetta e Bisceglie, ma interamente nel territorio biscegliese.

"Proprio la nuova localizzazione ci ha consentito - assicura l'assessore regionale alla Sanità, Rocco Palese - di evitare l'impasse che dura da 10 anni sulla scelta del sito e di consentirci di inviare al ministero 18 interventi progettuali tutti definiti". In realtà per mesi si è discusso dello sblocco dei 17 definitivi e del rinvio del 18esimo progetto perché ancora allo stato embrionale con un sito ancora da scegliere, dirottando i 106 milioni al rimpinguamento dei fondi della struttura della Bat, già progettualmente molto avanti".

I fondi sbloccati con il via libera della giunta regionale sono quelli ex-articolo 20 della legge 67/'88 assegnati alla Puglia in base alle delibere CIPE 97 e 98 del 2009.


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