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Maternità: al via negli ospedali sardi il programma per il parto indolore
di Davide Madeddu
24 Esclusivo per Sanità24
Al via, negli ospedali sardi, il programma per il parto indolore. E’ l'obiettivo del progetto che Ares Sardegna, attraverso il Servizio Technology Assessment, sta avviando con l'acquisizione dei sistemi di partoanalgesia con protossido di azoto destinati alle strutture di Ginecologia e Ostetricia degli ospedali dell’Isola. L’iniziativa, come fanno sapere dall’Ares, nasce nell'ottica di un miglioramento della qualità assistenziale rivolta alle gestanti con l'obiettivo di garantire l'accesso alle cure palliative e ridurre il dolore durante il parto. Punto di partenza la legge 38 del 15 marzo 2010 con cui la partoanalgesia è stata inserita tra i LEA. Il protossido di azoto - un gas che, una volta inalato, riduce l'ansia e allevia la sensazione dolorosa - rappresenta quindi una valida alternativa per tutte le future mamme che potranno richiedere questo sistema durante il travaglio.
La partoriente, come chiariscono al servizio, potrà inalare il gas quando lo ritiene necessario, alcuni secondi prima della contrazione, utilizzando una mascherina collegata alla bomboletta che contiene il protossido di azoto, aiutata solo dall'ostetrica, anche alla luce del fatto che non è richiesta la presenza dell'anestesista. Una tecnica non invasiva, come chiariscono dal servizio «che non interferisce con la naturalità dell'evento nascita e ha il vantaggio che la donna può chiedere di usufruire di questo servizio direttamente in sala parto, dopo aver sottoscritto un consenso informato».
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