Aziende e regioni
Vaccini, la lezione della pandemia e il “modello Lazio”
di Jessica Veronica Faroni *
24 Esclusivo per Sanità24
Esattamente due anni fa ebbe inizio la pandemia che avrebbe stravolto le nostre vite, messo a durissima prova la Sanità ed evidenziato problematiche e carenze strutturali del Sistema sanitario nazionale. Poco più di un anno fa l’avvio della campagna vaccinale di massa ci ha dato la speranza di potere uscire da questo incubo. Sono stati mesi durissimi per tutti gli operatori sanitari e, nonostante lo scetticismo di una minoranza rumorosa ma ormai smentita dai dati scientifici, seppur con numero di contagi ancora alti ma in discesa, possiamo finalmente pensare che il peggio sia alle nostre spalle. Non possiamo dirci ancora vincitori, tuttavia questo ottimismo non è frutto del caso, ma dell’impegno che è stato messo sul campo da tutti gli operatori della sanità, compresi i privati. L’apertura straordinaria dei centri vaccinali organizzata per domenica 13 febbraio in 16 strutture associate ad Aiop Lazio per la somministrazione del booster agli over 12 (prenotazione sul portale regionale https://prenotavaccino-covid.regione.lazio.it ) è l’ennesima prova di responsabilità e disponibilità della Sanità privata al supporto delle politiche regionali. Un impegno che le Istituzioni, in più occasioni, non hanno mancato di sottolineare, anche pubblicamente, e che dimostra come unire le forze e "fare rete" sia l’unico modo per vincere le battaglie più dure.
Paradossalmente l’emergenza pandemica in poco tempo ha spazzato via anni di scetticismo e barriere ideologiche anacronistiche, ed è anche per questo che, orgogliosamente, possiamo dire che sulla condivisione abbiamo tutti contribuito a creare un "Modello Lazio" fondato sulla reale e leale cooperazione tra pubblico e privato, parti integrate di un unico sistema sanitario, da prendere ad esempio a livello nazionale.
Abbiamo messo a disposizione oltre 1.600 posti letto nelle nostre strutture, allestito in tempi record interi reparti Covid, per alleggerire lo stress delle strutture pubbliche. Abbiamo attivato centri per gli screening, effettuando tamponi che hanno favorito le attività di tracciamento. Abbiamo infine aperto le nostre case di cura alle vaccinazioni, somministrando centinaia di migliaia di dosi, velocizzando in modo determinante la campagna di immunizzazione. Tutto questo lo stiamo ancora facendo, garantendo ai pazienti le normali attività ambulatoriali e chirurgiche, con notevole impegno e sforzo.
Le strutture private continueranno a essere parte attiva a supporto dell’amministrazione regionale in questa battaglia vitale, in continuità con quanto è stato fatto finora. E lo vogliamo essere anche per le sfide che verranno, come ad esempio l’abbattimento delle liste d’attesa accumulate in questi 2 anni, i programmi di telemedicina, i servizi domiciliari ecc., convinti che il nostro ruolo sia più determinate che mai e che il modello Lazio che ha dato lustro alla nostra Regione possa proseguire con lo stesso successo.
* Presidente Aiop Lazio
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