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Campania: arrivano gli indicatori di performance per la Rete oncologica
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Presentati online i risultati della prima fase del Progetto ValPeROC, progetto pilota di valutazione delle performance cliniche ed economiche della Rete Oncologica Campana (Roc), frutto di un protocollo di intesa biennale siglato a Luglio 2019 tra l'Istituto Nazionale Tumori IRCCS 'Fondazione G. Pascale' e il Dipartimento di Studi Aziendali e Quantitativi (DISAQ) dell'Università degli Studi di Napoli Parthenope. Sandro Pignata, coordinatore scientifico della Rete Oncologica Campana ROC, ha sottolineato come questo progetto sia "fondamentale in questo momento. Ci siamo dotati di uno strumento di valutazione dei nostri PDTA della rete oncologica che potremo utilizzare prospetticamente. Non basta programmare la riorganizzazione, ma si deve anche valutare se le azioni messe in atto funzionino nell'interesse dei nostri pazienti". In effetti, in Campania da tempo si è manifestata la necessità di verificare i risultati dell'applicazione del modello a rete in oncologia, istituito per rispondere ad una serie di problemi strutturali che ledono sensibilmente la capacità di rispondere completamente ed efficientemente alla domanda di Salute e di garantire un efficiente ed efficace utilizzo delle risorse a disposizione, riflettendosi in un deficit di sopravvivenza rispetto al dato medio nazionale.
Il progetto si propone, dunque, di verificare il grado di raggiungimento degli obiettivi fissati dalla Rete Oncologica Campana che concretamente mostrano la volontà delle istituzioni regionali di garantire elevata qualità della cura e delle prestazioni sanitarie, attraverso la definizione di Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali (PDTA) che garantiscano ai pazienti oncologici multidisciplinarità e interventi tempestivi ed adeguati, ma anche una migliore allocazione delle risorse, grazie a supporto della Rete e razionalizzazione dell'uso di tecnologie ad alta complessità, oltre ad assicurare un confronto sempre aperto e diretto tra le parti coinvolte nella ricerca di nuove procedure cliniche di documentata efficacia.
Il programma di lavoro della prima fase ha previsto lo sviluppo di una serie di Key Performance Indicators (KPI) che consistono in strumenti con cui verificare il risultato per i singoli obiettivi operativi, necessari al raggiungimento della missione della Rete Oncologica Campana.
La rilevazione ha coinvolto nel progetto tre strutture ospedaliere del territorio campano – Istituto Nazionale Tumori Pascale, Ospedali Riuniti San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona, Azienda Ospedaliera San Giuseppe Moscati – un'equipe composta da differenti professionalità (cliniche, statistiche ed economiche) oltre alla partecipazione diretta dei Case Manager delle strutture suddette, figure essenziali nell'accompagnare, durante l'intero percorso assistenziale, i pazienti affetti dalle patologie attualmente oggetto dello studio (tumore a colon, ovaio e polmone). Francesco Schiavone, docente di economia e gestione delle imprese dell'Università Parthenope e responsabile scientifico del progetto, in merito ha affermato che "nonostante le difficoltà inaspettate create dal Covid-19 il nostro team di ricerca interdisciplinare ha raggiunto risultati più che soddisfacenti, soprattutto rispettando tutti i crismi metodologici del caso. Questi risultati preliminari, nel loro complesso, mostrano come la ROC sia attiva e in buona salute".
I risultati preliminari presentati nel webinar odierno, infatti, mostrano come la ROC abbia lavorato molto bene nella prima parte del 2020, anche nonostante l'emergenza Covid-19. Nello specifico, dai 9 KPI oggi pubblicamente divulgati si evince in primo luogo un'evidente soddisfazione di pazienti e caregiver (sempre superiore al 4 su una scala Likert 1-5), per quanto riguarda aspetti come l'accessibilità della ROC o l'attesa per gli esami diagnostici, ma soprattutto si nota come, nonostante le ovvie difficoltà del momento attuale, le strutture ospedaliere abbiano garantito ai pazienti la possibilità di effettuare gli esami diagnostici necessari, consentendo dunque che i Gruppi Oncologici Multidisciplinari pervenissero con puntualità alle decisioni terapeutiche. Nel complesso, si è stimata una valutazione della performance della ROC pari a 7,74 su 10.
È stato inoltre annunciato l'inizio della seconda fase dello studio che prevedrà un aumento delle strutture coinvolte (alle quali si aggiungeranno le aziende ospedaliere Vanvitelli e Federico II), l'inserimento di una nuova patologia (tumore alla prostata) e lo sviluppo di ulteriori Key Performance Indicators, allo scopo di ottenere una dashboard prestazionale quanto più completa e adatta a tale sistema assistenziale a rete. Questa seconda fase si concluderà al termine del mese di Marzo 2021, entro il quale ci si aspetta di poter analizzare il percorso di ulteriori 400 pazienti circa. "Non possiamo migliorare quello che non misuriamo, non si cresce nell'autoreferenzialità" dichiara Attilio Bianchi, il direttore generale dell'Istituto Pascale: "PDTA condivisi, alto rigore scientifico di analisi, valorizzazione dei percorsi, ci piacerebbe rappresentassero i drivers del salto di paradigma verso la sostenibilità di percorsi virtuosi".
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