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Sanità privata: Aiop e Aris raggiungono una pre-intesa sul nuovo contratto di lavoro

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24 Esclusivo per Sanità24

L'Associazione italiana ospedalità privata (AIOP) e l'Associazione religiosa istituti socio-sanitari (ARIS), di concerto con le organizzazioni sindacali, FP CGIL, CISL FP E UIL FPL, hanno raggiunto, oggi, una pre-intesa sul testo finale del nuovo Ccnl del personale non medico della componente di diritto privato del Ssn. Questo accordo è il passaggio preliminare per il rinnovo contrattuale, che 100mila lavoratori aspettano da troppi anni.

"Come abbiamo, sempre sostenuto- hanno dichiarato Barbara Cittadini, presidente nazionale AIOP e padre Virginio Bebber, presidente nazionale ARIS , il rinnovo del Ccnl del personale non medico delle nostre strutture rappresenta una priorità assoluta per AIOP ed ARIS. La pre-intesa conferma l'attenzione nei confronti dei nostri associati, la centralità delle lavoratrici e dei lavoratori delle nostre aziende e il tema dell'equità salariale.
Elementi imprescindibili per lo sviluppo sostenibile di un sistema di welfare, in linea con le esigenze dei lavoratori e la crescita delle aziende. Per il raggiungimento di questo obiettivo abbiamo lavorato, in piena sinergia, con le organizzazioni sindacali, dimostrando grande responsabilità" .

"In considerazione di questo importante accordo - precisano Cittadini e Bebber - attendiamo che gli organi istituzionali, coinvolti nella trattativa, il ministero della Salute e la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, convochino, in tempi brevi, il tavolo di confronto con la parte datoriale e le organizzazioni sindacali. Questo passaggio risulta indispensabile al fine di consentire la ratifica del CCNL del personale non medico, a nostro avviso non ulteriormente procrastinabile, specialmente se si considera l'encomiabile contributo garantito dai lavoratori e dalle strutture nella fase della pandemia".

"Le lavoratrici e i lavoratori - ha poi aggiunto Barbara Cittadini - rappresentano la nostra risorsa primaria, ed è proprio in un momento di crisi, come quello che stiamo attraversando, che dobbiamo dimostrare gratitudine per il loro impegno, in quanto parte datoriale, riconoscendo, anche, dal punto vista economico quanto spetta loro".
"A questo punto - concludono Cittadini e Bebber "- acendo seguito a quanto convenuto, in occasione dell'ultimo incontro, che si è tenuto con il ministro della Salute, Roberto Speranza, e il presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Stefano Bonaccini, attediamo, la convocazione da parte loro per comprendere i tempi e i modi con i quali le singole 21 Regioni - nel rispetto delle proprie autonomie - potranno contribuire, concretamente e in maniera sovrapponibile, rispetto a quanto concordato".

"Le Regioni da subito e in modo responsabile - ha detto dal canto suo il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini - hanno compreso le esigenze dei lavoratori, si sono impegnate in un confronto franco con le organizzazioni sindacali e con le associazioni datoriali ed hanno assicurato sin dalle fasi iniziali la copertura finanziaria del 50% del costo complessivo necessario per il rinnovo contrattuale". "Ora mi auguro - conclude Bonaccini - che si arrivi presto alla firma definitiva del contratto nell'interesse prioritario dei cittadini, dei lavoratori interessati e, più in generale della qualità della sanità privata che, attraverso l'accreditamento, resta un supporto importante del servizio sanitario nazionale".


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