Aziende e regioni
Zingaretti: nella Regione Lazio conti in ordine e più investimenti
di Ernesto Diffidenti
«La Regione Lazio ha vinto la battaglia dell’equilibrio finanziario e finalmente dopo un decennio terribile produce anche un attivo ed è anche l’unica regione in commissariamento a migliorare i Livelli essenziali di assistenza (Lea): nella classifica del ministero della Salute il Lazio raggiunge 176 punti, rispetto al livello medio di 160 e ai 140 punti del 2013». Lo ha detto il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, nel corso di una conferenza stampa con il presidente di Gvm Care & Research, Ettore Sansavini, per presentare il “nuovo” ospedale San Carlo di Nancy. «Non era mai successo nella nostra storia di avere i conti in ordine - ha aggiunto il presidente della Regione Lazio - e questo ci ha permesso di regolarizzare i lavoratori precari, fare più asunzioni facendo entrare negli ospedale una nuova generazione di medici, ma anche di investire sulla qualità dei servizi e sulla centralità della sanità».
In questa direzione vanno anche i contratti biennali che la Regione si appresta a sottoscrivere con le aziende accreditate. «Gli imprenditori chiedono certezze - ha spiegato Zingaretti - e noi con gliele forniamo con l’obiettivo di ricostruire un tessuto regionale competitivo accompagnato da investimenti corretti e trasparenti». E il nuovo ospedale San Carlo di Nancy, entrato nell’orbita del gruppo di Sansavini dopo il fallimento dell’Istituto dermatologico dell’Immacolata (Idi), è un esempio concreto della nuova strada imboccata dalla Regione. «Abbiamo investito 30 milioni - ha spiegato il presidente del gruppo, Ettore Sansavini - per realizzare un ospedale flessibile e integrato con la città, pronto ad adattarsi secondo le esigenze del paziente sotto tutti i punti di vista: terapeutico, tecnologico, organizzativo e formale, così da dare sempre il migliore percorso di cura».
La ristrutturazione dell’ospedale San Carlo di Nancy, dunque, una struttura con pronto soccorso accreditata al servizio sanitario nazionale, era un progetto ambizioso che oggi è diventato realtà ritrovando slancio con la gestione di Gvm Care & Research che ha scelto di investire su Roma. La struttura, realizzata nel 1932, sorge in via Aurelia, a pochi passi dal Vaticano, che occupa 450 persone tra medici e paramedici, si pone come obiettivo «di diventare un punto di riferimento importante per tutto il Lazio e non solo attraverso un nuovo blocco operatorio, terapia intensiva e unità coronarica unito a un Pronto soccorso più efficiente, e ancora con risonanza magnetica e Tc di ultima generazione».
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