Aziende e regioni

Vaccini, il Veneto fa retromarcia e si adegua alla legge nazionale

Il Veneto ha deciso di sospendere il decreto di moratoria di due anni per l’applicazione delle norme sui vaccini. «Apprendiamo con soddisfazione la decisione del Veneto di allinearsi alla normativa nazionale». È il commento della ministra della Salute, Beatrice Lorenzin in seguito alla decisione della Regione di sospendere l'esecuzione del decreto con cui veniva concessa una moratoria di due anni per la presentazione della documentazione vaccinale da parte dei genitori.

Sulla vicenda, caratterizzata dalla polarizzazione dello scontro politico, con la spaccatura anche in seno al centro-destra dove da Forza Italia era arrivato l’appello al governatore del Veneto a “ripensarci” mentre il leader leghista Matteo Salvini si era schierato decisamente a favore del decreto firmato dal Dg della Salute Domenico Mantoan, si era espresso questa mattina anche il presidente dell’Istituto superiore di Sanità.
«Appare incomprensibile - aveva infatti avvisato Walter Ricciardi - la presa di posizione del Veneto. Tra l'altro una decisione del genere fa assumere alla Regione, ai suoi funzionari, delle responsabilità gravissime a anche penali. Il Veneto è all'avanguardia, una delle migliori Regioni, sarebbe strano che venga meno a una legge così importante». Per poi aggiungere: «Non è vero che sui vaccini c'è il caos, c'è un differente approccio delle Regioni. Tutte si sono messe in moto, ma con stili e tempistiche diverse. La Lombardia, per esempio, ha detto di voler rispettare la legge ma ha anche contribuito alla circolare del 1 settembre - ha spiegato Ricciardi. Questa legge è frutto di uno sforzo collettivo del Paese, è un ottimo compromesso e la stragrande maggioranza dei cittadini è d’accordo».


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