Aziende e regioni
Fiaso cambia pelle: rilancio su «middle management», formazione e innovazione
Prossima al ventennale della sua fondazione Fiaso cambia pelle, puntando a nuove responsabilità del management orientate al cambiamento, oltre che alla costituzione di reti di cooperazione e partnership più che alla razionalizzazione della spesa.
A spiegare la svolta della Federazione di Asl e ospedali in apertura dell'Assemblea annuale è il presidente, Francesco Ripa di Meana, confermato nell'incarico. «In questi anni di cambiamento e razionamento delle risorse - ha spiegato- il management ha garantito la tenuta del sistema, ma ha pagato questa capacità di “fare senza dire”, rischiando così di compromettere la propria autonomia. Nel dare corpo alle nuove mega aziende i manager hanno dovuto stravolgere il proprio ruolo, senza poter delegare». Per questo, con il piano programmatico per il prossimo triennio e il Progetto “Fiaso 4.0”, la Federazione punta ad accompagnare i processi di cambiamento in atto. E lo fa rilanciando l'investimento nel Middle management, riqualificando l'offerta formativa, «che oggi è inadeguata e non ci offre i professionisti dei quali abbiamo bisogno», allargando il raggio di azione delle aziende. Perché in una fase di impoverimento della società il loro ruolo deve evolvere a quello di “produttrici di welfare”, oltre che di salute in senso stretto», afferma Ripa di Meana.
Un ruolo di promotore a tutto campo della cultura manageriale, «che dovrà essere da supporto al cambiamento imposto dalla centralizzazione del sistema che oramai sotto l'etichetta di “azienda sanitaria pubblica” - continua ancora Ripa di Meana - ricomprende ormai entità molto diverse tra loro, con aziende che erogano servizi e quelle che non li erogano ma ricoprono funzioni di governance o di gestione di processi inter aziendali amministrativi». Uno sviluppo delle esperienze aziendali «che ha portato alla definizione di una terra di mezzo tra Azienda e Regione, popolato da una serie di enti intermedi che in evitabilmente incidono sull'autonomia delle Aziende stesse». Anche se, ha sottolineato il presidente di Fiaso, «l'evoluzione centripeta ha rappresentato a volte un'occasione di miglioramento del sistema. Come nel caso dei Piani di rientro ospedalieri, che hanno fatto emergere le distorsioni di un sistema di finanziamento ancora troppo centrato sulla spesa storica anziché sulle reali funzioni svolte, come da tempo Fiaso denuncia. Oppure la costituzione dell'Albo nazionale dei Dg, che ha consentito di innalzare l'asticella professionale del top management, anche se - ha aggiunto Ripa di Meana- necessita di quegli aggiustamenti che rendano possibile l'entrata delle nuove leve nel top management».
Quelle sulle quali punta la Federazione con il Forum del Middle management, che nel prossimo biennio, insieme alle società scientifiche che vi hanno aderito, si prefigge di definire e valorizzare i profili professionali destinati a giocare un ruolo sempre più centrale nella sanità che cambia.
L'Assemblea Fiaso ha anche rinnovato il Comitato di presidenza con un solo cambiamento: Mara Azzi, Dg dell'Ats di Bergamo che sostituisce il dimissionario Paolo Cavagnaro, attualmente direttore sanitario della Asl 3 genovese.
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