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Baby anoressia, le linee guida di FoodNet e Animenta

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Sottolineare l’importanza della prevenzione per ridurre la diffusione di nuove forme patologiche, con 4mila decessi all’anno nella fascia d’età compresa tra i 12 e i 25 anni. Con questi obiettivi sono state presentate alla Camera dei Deputati le primeLinee guida per la gestione della prevenzione dei Disturbi del comportamento alimentare , scritte da FoodNet e l’associazione Animenta, due realtà accomunate dall’impegno per il contrasto dei Dca. Il documento nasce con la volontà di definire i criteri, le buone pratiche e le procedure necessari per nella messa in atto di interventi di prevenzione dei Dca nelle scuole di ogni ordine e grado, destinati a dirigenti scolastici, professionisti del settore psicologico e operatori di realtà impegnate nella lotta ai Dca. A presentare il documento, Marianna Madia, Deputata del Partito Democratico; Maurizio Colombo, Presidente dell’Associazione Food for Mind; Maruska Albertazzi, attivista per i DCA e regista.
I numeri di un’emergenza che aumenta nei giovanissimi: il fenomeno della baby anoressia
Si parla di patologie complesse, inserite tra i disturbi mentali con il più alto tasso di mortalità, che solo in Italia colpisce circa 4 milioni di persone – il 5% della popolazione, di cui il 70% adolescenti - con un preoccupante abbassamento fino all’età pediatrica: si parla, infatti, di “baby anoressia” nel 3% della popolazione tra gli 8 e gli 11 anni, con oltre 300 mila minori italiani che ne soffrono, secondo quanto riportato dall’Istituto Superiore di Sanità. Eppure la prevenzione primaria dei Dca è ancora troppo poco diffusa, così come risultano insufficienti gli interventi e gli investimenti dedicati a quest’area. Il preoccupante abbassamento dell’età di esordio dei Dca mette quindi in luce come sia sempre più urgente intervenire sulle fasce maggiormente a rischio per promuovere un rapporto sano con l’alimentazione e insegnare a riconoscere e gestire in maniera funzionale la diretta connessione tra alimentazione e mondo emotivo attraverso la famiglia, i docenti e chi sta principalmente a contatto con bambini e adolescenti.
«FoodNet e Animenta hanno lavorato alla redazione di queste Linee guida per diffondere le coordinate e i criteri della prevenzione di qualità in un settore delicato come i Dca - spiega Deborah Colson, psicologa e psicoterapeuta responsabile del Progetto FoodNet -. Ci troviamo di fronte a un paradosso nel paradosso: i casi aumentano e le attività di prevenzione diminuiscono. Il nostro progetto nasce per diffondere l’idea che la prevenzione dei Dca non solo è possibile, ma è ormai necessaria. Salute e benessere sono condizioni da co-costruire con il diretto coinvolgimento dell’individuo, dei gruppi e delle comunità sociali, che devono essere coinvolti e aiutati tramite lo sviluppo di concreti programmi di prevenzione».
FoodNet, avviato all’interno di A.R.P. Associazione per la Ricerca in Psicologia Clinica - ETS, si avvale della collaborazione di un team multispecialistico composto da oltre 30 professionisti: psicologi specializzati in disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, psicoterapeuti, nutrizionisti, medici endocrinologi e psichiatri.


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