In parlamento

#Bastaunaseduta: l’appello di Marazziti (Affari sociali) per l’approvazione di Ddl Lorenzin e Ius soli

«#Bastaunaseduta è un hashtag semplice e vero, e si può fare la differenza», dice Mario Marazziti, Presidente della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati. «Domani la Conferenza dei Capigruppo del Senato deciderà gli ultimi passi del calendario d’Aula. La riforma del Senato è sconosciuta ai cittadini, ma è sicuramente un perno del migliore funzionamento legislativo, e credo che occuperà un posto prioritario. Ma – mette in evidenza - c'è spazio per approvare altri provvedimenti. Per questo – sottolinea Marazziti – mi appello ai responsabili dei Gruppi parlamentari del Senato, dal Pd a M5S, ai maggiori stakeholder delle opposizioni, Forza Italia e Lega in primo luogo, perché non si lasci chiudere la legislatura senza avere votato e chiuso la legge sulla sperimentazione e la ricerca clinica e sulle professioni sanitarie, antiche e nuove, che crea una procedura aperta, anche al futuro, in un campo decisivo per tutti i cittadini italiani e per più di un milione di professionisti sanitari in attesa da decenni di un riconoscimento o di un quadro di maggiori certezze e modernità.
«E mi appello anche perché il Senato possa pronunciarsi sulla legge sulla cittadinanza dei bambini, figli di immigrati, quella legge sullo ius soli temperato e lo ius culturae di cui tanti hanno timore, ma che è una legge per l'integrazione di un milione di bambini già italiani per scelta di vita propria e delle loro famiglie, e che non riguarda nessuno degli argomenti legati all'immigrazione di profughi e gli immigrati adulti, che invece divide l'Italia», ribadisce il Presidente della Commissione Affari sociali della Camera dei Deputati. «Il Presidente Gentiloni e diversi ministri si sono già espressi».
E conclude: «La decisione e la responsabilità è ora ai senatori. Sarebbe una grave responsabilità, per pochi giorni, lasciare in sospeso provvedimenti che sono stati approvati alla Camera 800 giorni fa, dopo anni, come la cittadinanza dei bambini, figli di immigrati. E qualche mese fa, dopo quattro anni di lavoro tra Camera e Senato e decadi di problemi accumulati nel paese, la legge sulle professioni sanitarie».


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