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Interruzioni volontarie di gravidanza in crescita del 3,2% nel 2022 anche tra le minorenni

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24 Esclusivo per Sanità24

Il numero assoluto delle interruzioni volontarie di gravidanza (IVG) nel 2022 è aumentato del 3,2% rispetto al 2021, maggiormente per le donne straniere (+4,9%) rispetto alle italiane (+2,9%). Aumentati anche, complessivamente, tasso e rapporto di abortività, in controtendenza con lo storico trend in calo. Lo rileva la Relazione del ministero della Salute sull’attuazione della Legge 194/78 trasmessa al Parlamento sottolineando che “la raccolta dati successiva consentirà di stabilire se si tratta di un dato isolato, limitato a questo particolare anno (come avvenuto per un aumento registrato nel 2004), o se fa parte di un nuovo, diverso andamento delle IVG rispetto alla costante diminuzione riscontrata dal 1983”.

Si conferma nel 2022 l’aumento del ricorso alle IVG da parte delle minorenni (pari a un tasso di 2,2 per 1.000), registrato già nel 2021 (2,1 per 1.000) rispetto al 2020 (1,9 per 1.000), risultato del contemporaneo aumento delle IVG delle minori italiane e della diminuzione di quelle straniere. Il tasso di abortività delle minorenni resta comunque inferiore a quello dei paesi europei con analoghi sistemi sanitari.

La distribuzione della contraccezione di emergenza è aumentata del 27,7% per l’UlipristalAcetato (EllaOne) rispetto al 2021, e del 66,8% dal 2020, quando con determina AIFA dell’8ottobre è stato eliminato l’obbligo di prescrizione anche per le minorenni. Più contenutol’aumento per il Levonorgestrel (Norlevo) rispetto al 2021 (+6,7%), quando si registrava unacontenuta contrazione delle vendite rispetto all’anno precedente: complessivamentel’aumento delle vendite rispetto al 2020 è stato del 4,8%. “La mancanza di tracciabilità dellevendite - sottolinea la Relazione - non consente di distinguere l’utilizzo della contraccezione di emergenza nelle diverse fasce di età, e neppure l’eventuale uso ripetuto all’interno di tali fasce”. Per questo appare “indispensabile garantire la corretta informazione per l’uso di questi prodotti, specie nelle fasce di età più basse, ricordando che la determina AIFA non stabilisce un limite inferiore di età per l’uso”.

I tempi di attesa per eseguire l’intervento risultano in diminuzione, pur persistendo unavariabilità fra le Regioni. “Si registra un aumento delle IVG entro le prime 8 settimane digestazione - continua la Relazione - a seguito dell’aumentato uso della tecnica farmacologica in epoca gestazionale precoce”.

La mobilità fra le Regioni e Province Autonome continua ad essere contenuta: il 92,9% delleIVG è stato effettuato nella Regione di residenza, di queste l’86,9% è stato effettuato nellaProvincia di residenza, proporzioni analoghe a quelle di altre prestazioni sanitarie.

Nel 2022, per la prima volta in assoluto, le IVG farmacologiche, effettuate con Mifepristoneassociato o meno a prostaglandine o con sole prostaglandine, superano quelle chirurgicheeffettuate con isterosuzione o raschiamento (52,0% vs. 46,6%), in risposta alla maggioreapplicazione da parte delle Regioni di quanto stabilito dalla circolare del 12 agosto 2020 del ministero della Salute – Aggiornamento delle “Linee di indirizzo sulla interruzione volontariadi gravidanza con Mifepristone e prostaglandine”.

Riguardo all’offerta del servizio IVG, considerando sia il numero assoluto delle strutture incui si effettuano le IVG sia quello riferito alla popolazione di donne in età fertile, la numerositàdei punti IVG appare adeguata rispetto al numero delle IVG effettuate, e il numero dei puntiIVG, confrontato con quelli dei punti nascita, in proporzione è superiore: per ogni 1.000nascite si calcola 1 punto nascita nel territorio, mentre per ogni 1.000 IVG si calcolano 5,2punti IVG.

I dati sull’obiezione di coscienza mostrano un calo negli anni del numero di IVG medie
settimanali a carico dei ginecologi non obiettori a livello nazionale (0,9 IVG medie settimanali per ginecologo non obiettore).

“Il consultorio familiare - conclude la Relazione firmata dal ministro Orazio Schillaci - rappresenta la struttura a libero accesso e gratuita deputata alla protezione,prevenzione, promozione della salute, consulenza e cura rivolte alla donna in tutto il suo ciclo di v ita all’interno del contesto comunitario di riferimento. Pertanto, è indispensabile garantire il continuomiglioramento dell’offerta multiprofessionale dei consultori familiari e facilitare l’accesso a tutte le donne, in particolare a quelle che si sono sottoposte ad una IVG attraverso azioni di sostegno anche di carattere psico-sociale e counseling personalizzati, al fine di promuovere sempre il sostegno allasalute della donna”.


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