Dal governo
Ddl Semplificazioni, così la farmacia dei servizi (con tanto di insegna) mette le ali. Vaccini, scelta del medico di famiglia e telemedicina
di Barbara Gobbi
24 Esclusivo per Sanità24
In farmacia i vaccini, la scelta del medico e del pediatra di famiglia, la consegna dei farmaci per l’assistenza domiciliare e anche la telemedicina. Con il Ddl Semplificazioni varato dal Consiglio dei ministri la “farmacia dei servizi”, istituita nel lontano 2009, entra decisamente nel vivo dopo lo stress test Covid. A prevedere un ruolo di spicco nella vita sanitaria dei cittadini - anche nell’ottica delle cure di prossimità previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza - è il Ddl Semplificazioni che in 34 articoli nella sua versione finale è stato presentato dal ministro per la Pa Paolo Zangrillo. Il testo introduce con un ampio range di provvedimenti 25 misure di semplificazione, nell’ottica del più ampio piano che in ossequio al Pnrr mira a farne scattare 200 entro il 2024 e 600 entro fine 2026.
L’ultima bozza del disegno di legge approdata in Cdm amplifica in parte gli incarichi assegnati ai farmacisti già sotto pandemia, quando era stata introdotta la possibilità di effettuare test per Sars-Cov-2, ma inserisce anche compiti nuovi di zecca. Tra le novità principali, la possibilità di dispensare per conto delle strutture sanitarie farmaci e dispositivi medici necessari a trattare pazienti in assistenza domiciliare, residenziale e semiresidenziale e la somministrazione a persone al di sopra dei 12 anni - previo corso di formazione seguito dal farmacista ed erogato dall’Istituto superiore di sanità - di vaccini individuati nel Piano nazionale di prevenzione vaccinale. Ma all’articolo “Misure di semplificazione per promuovere l’erogazione dei servizi in farmacia” del Ddl licenziato dal Governo si legge anche la possibilità di eseguire test diagnostici (sulla falsariga di quanto sdoganato per il Covid), “in aree, locali o strutture anche esterne, dotate di apprestamenti idonei sotto il profilo igienico-sanitario e atti a garantire la riservatezza”. Aree che dovranno ricevere l’autorizzazione da parte della Asl territorialmente competente e che ai cittadini dovranno essere chiaamente indicate: alla tradizionale croce verde che identifica la farmacia andrà affiancata l’insegna “Farmacia dei servizi”.
Ancora: d’ora in poi il farmacista potrà affiancare il medico o il pediatra di famiglia nell’eseguire i test diagnostici per il contrasto all’antibiotico-resistenza (dando un contributo all’appropriatezza prescrittiva). E poi in farmacia sbarca anche la telemedicina, che il professionista potrà usare “nei limiti delle proprie competenze professionali”. Per i cittadini cambia molto: potranno rivolgersi ai presìdi sul territorio anche per scegliere il medico o il pediatra di base.
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