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Covid: Fiaso, "effetto Pasqua" su ospedali, reparti ordinari a +4,8% ma rianimazioni a -20%

di Radiocor Plus

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«L' effetto Pasqua" si fa sentire sugli ospedali: salgono lievemente i ricoveri Covid nei reparti ordinari anche se continua il calo dei pazienti in terapia intensiva. È quanto emerge dalla rilevazione degli ospedali sentinella della Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso). Nella settimana 19-26 aprile il numero delle ospedalizzazioni nei venti ospedali aderenti alla rete dei sentinella è cresciuto del 3,5% a differenza di una settimana (-5,3%). Ad aumentare nell'ultimo monitoraggio sono stati i ricoveri nei reparti ordinari per l'assistenza Covid che hanno fatto registrare un incremento del 4,8%. Sul fronte rianimazioni, invece, nella settimana oggetto di monitoraggio il numero dei pazienti è sceso del 20%. Nei reparti ordinari la quota di "no vax" è del 20%. Dei vaccinati, invece, la metà lo ha fatto da oltre 4 mesi senza effettuare il previsto richiamo. Nell'80% dei casi di ricovero Covid si tratta di pazienti affetti da altre patologie. Per quanto riguarda le terapie intensive la presenza di "no vax" si alza a quasi il 30% e tra i non vaccinati ricoverati nelle rianimazioni il 100% ha comorbidità: soggetti fragili che avrebbero dovuto vaccinarsi per primi e che risultano invece ancora sprovvisti della copertura immunitaria. «Assistiamo a una piccola scossa di assestamento della situazione ospedaliera. Le festività non hanno certamente facilitato il turn over dei pazienti nei reparti; probabilmente è anche l'effetto Pasqua, già evidente sui contagi, che si scarica a distanza di dieci giorni sugli ospedali con un piccolo aumento di ricoverati: è la testimonianza della grande diffusività di Omicron ma anche un monito per le prossime settimane. Occorre non abbassare la guardia perché la pandemia non è finita», osserva il presidente di Fiaso, Giovanni Migliore.


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