Medicina e ricerca
Più calcio e vitamina D per ridurre le fratture da osteoporosi e far risparmiare il Ssn
di Anna Paonessa (responsabile Integratori Italia, Associazione italiana industrie prodotti alimentari)
L'invecchiamento della popolazione europea e quindi l'aumento delle fratture attribuibili all'osteoporosi aumenterà sicuramente nel corso dei prossimi anni. L'educazione dei consumatori over 55 a rischio osteoporosi sui benefici della integrazione di calcio e vitamina D da parte delle istituzioni europee e nazionali e di medici e farmacisti, potrebbe aiutare a ridurre il rischio di fratture dovute a osteoporosi e a ridurre i costi a carico dei servizi sanitari nazionali in Europa, oltre ad aumentare la qualità della vita di milioni di persone, un beneficio che non ha prezzo.
Un più ampio utilizzo di integratori di calcio e vitamina D, infatti, potrebbe generare risparmi per quasi quattro miliardi di euro l'anno in Europa in termini di costi sanitari, attraverso la riduzione delle fratture ossee dovute a osteoporosi, come risulterebbe da una recente analisi indipendente realizzata da Frost&Sullivan e promossa da Food Supplements Europe (Associazione Europea di Aziende produttrici di Integratori Alimentari), di cui Integratori Italia-AIIPA fa parte.
Frost&Sullivan, nella sua recentissima ricerca “Healthcare Cost Savings of Calcium and Vitamin D Food Supplements in the European Union”, ha quantificato i costi sanitari dovuti alle fratture ossee per osteoporosi nella popolazione europea a rischio pari a i 27,8 milioni di persone over 55, di cui le donne rappresentano l'80%. Considerate le fratture che si verificano nell'Unione europea ogni anno, pari a 1,24 milioni, è stato stimato che si determinerà un costo totale legato a questi eventi pari a 132 miliardi di euro tra il 2016 e il 2020, equivalenti a 26,4 miliardi di euro per anno o circa 21.000 euro per evento.
I dati evidenzierebbero che un'assunzione giornaliera di 1000 mg di calcio e di 15 µg di vitamina D potrebbero ridurre del 15% il rischio di fratture dovute a osteoporosi negli over 55. Lo studio di simulazione di Frost&Sullivan conclude stimando che, se tutti gli individui over 55 a rischio consumassero calcio e vitamina D in queste quantità e in modo regolare, ci potrebbero verificare circa 187.000 fratture in meno ogni anno con un potenziale risparmio di circa 4 miliardi di euro per anno in Europa in termini di costi sanitari evitabili.
Si tratta della seconda analisi che esamina, attraverso una simulazione, l'impatto positivo dell'integrazione alimentare sui costi dei servizi sanitari nella UE. Nel maggio 2016 un precedente rapporto aveva già evidenziato che 12.9 miliardi di euro all'anno dovuti a malattie cardiovascolari potrebbero essere risparmiati attraverso un uso più ampio di integratori a base di Omega 3 EPA + DHA nella popolazione over 55.
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