Manovra/ Cavedon, fisici medici, bene il provvedimento acconto sulle borse di area medica, ora aspettiamo il saldo

«Accogliamo con favore e apprezzamento la notizia che, nel biennio 2025-2026, la Legge di Bilancio assegni agli specializzandi di area sanitaria non medica una borsa di studio, un trattamento economico doveroso che i fisici medici attendevano da tempo, frutto di anni di dialogo costruttivo con le Istituzioni e le forze di Governo. Con questa iniziativa legislativa, dopo decenni di ingiuste discriminazioni, viene finalmente riconosciuto il ruolo fondamentale dei professionisti in formazione specialistica della dirigenza sanitaria non medica nel Ssn. L’importo stanziato tuttavia non può che rappresentare un primo passo verso il pieno riconoscimento dell’impegno degli specializzandi nel Servizio sanitario nazionale, dove i fisici medici si distinguono per preparazione e dedizione, spesso partecipando attivamente all’erogazione di prestazioni diagnostiche e terapeutiche. Un apporto quotidiano che merita l’individuazione di soluzioni strutturali per dare un orizzonte più stabile alla nostra professione». Così Carlo Cavedon, Presidente Aifm - Associazione Italiana di Fisica Medica e Sanitaria, sul via libera all’emendamento che reca come prima firma quella di Marta Schifone (FdI). «È auspicabile nel breve l’avvio di una nuova fase di confronto con le istituzioni coinvolte - prosegue - a cui le categorie professionali dei fisici, chimici, biologi, farmacisti, odontoiatri, psicologi, veterinari sono chiamate tutte assieme a dare un contributo di idee e competenze. Per noi equivale a un acconto, ora aspettiamo con fiducia il saldo. Questo provvedimento è un iniziale segnale positivo, una misura di equità per il sostentamento della categoria e il rafforzamento delle competenze professionali nel settore sanitario che nel caso dei fisici medici prevede un percorso formativo particolarmente complesso, lungo e oneroso. Esprimeremo piena soddisfazione quando il trattamento economico e giuridico sarà completamento equiparato a quello degli specializzandi medici».