Lavoro e professione

L’Intersindacale chiede «più risorse a sanità pubblica e contratto». Stato di agitazione e possibile sciopero

di Intersindacale dirigenza medica e sanitaria

Le organizzazioni sindacali ANAAO ASSOMED – CIMO – AAROI-EMAC – FP CGIL MEDICI E DIRIGENTI SSN – FVM Federazione Veterinari e Medici – FASSID (AIPAC-AUPI-SIMET-SINAFO-SNR) – CISL MEDICI – FESMED – ANPO-ASCOTI-FIALS MEDICI – UIL FPL COORDINAMENTO NAZIONALE DELLE AREE CONTRATTUALI MEDICA E VETERINARIA, che rappresentano circa 100 mila medici e dirigenti sanitari,
constatato:
- che la legge di bilancio 2018 persevera, al di là dell'incremento nominale, nel definanziamento della sanità pubblica, sia in termini di risorse realmente disponibili sia in rapporto al PIL, non adeguando il fabbisogno del Fsn in riferimento alla erogazione dei nuovi LEA per i cittadini ed alla incidenza dei costi contrattuali per il personale;
- che le trattative per il rinnovo del Ccnl della dirigenza medica e sanitaria sono in fase di stallo, a differenza di altre categorie del mondo sanitario, segno della volontà di sabotare il contratto prorogandone di fatto il blocco;
- che le risorse economiche stanziate sono inadeguate rispetto al prolungato saccheggio dei fondi contrattuali e alle economie realizzate grazie al turn-over dei dirigenti medici e sanitari;
- che a fronte di un costante peggioramento delle condizioni di lavoro dei dirigenti sanitari il Governo non ravvisa le caratteristiche di gravosità ed usura riconosciute ad altre categorie professionali;
- che il prossimo esame di ammissione alle Scuole di specializzazione lascerà fuori dai percorsi formativi e dall'accesso al lavoro 10.000 giovani medici mentre il Ssn non trova specialisti;
- che i processi di stabilizzazione dei precari, compresi quelli addetti alla ricerca, sono in grave ritardo;
- che ministero della Salute e Regioni lavorano ad una determinazione dei fabbisogni di personale che taglia gli organici e comprime il tempo di cura, peggiorando la qualità dell'assistenza e della prevenzione;

annunciano una campagna di informazione per spiegare ai cittadini chi toglie loro le possibilità di cura.

Proclamano lo stato di agitazione delle categorie interessate:
1. Da lunedì 20 novembre: rispetto assoluto dell'orario contrattuale;
2. Giovedì 23 e venerdì 24 novembre: assemblea di due ore nelle aziende sanitarie sul contratto di lavoro e sui fondi contrattuali;
3. Giovedì 30 novembre: riunione congiunta a Roma degli Esecutivi nazionali delle organizzazioni sindacali aperta alla stampa, ai responsabili sanità dei partiti, ai gruppi parlamentari, per spiegare le ragioni di una o più giornare di sciopero nazionale di 24 ore dei medici, veterinari e dirigenti sanitari italiani nel periodo dicembre 2017-febbraio 2018.


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