Lavoro e professione

I pediatri Fimp: «Contro gli stili di vita scorretti serve un’alleanza globale»

Creare un fronte comune contro gli stili di vita scorretti degli adolescenti italiani. Per questo è necessario rafforzare l'alleanza tra pediatri, medici di medicina generale e specialisti clinici e garantire così la continuità di assistenza e di cura ai giovanissimi. È questa la proposta avanzata dalla Federazione Italiana Medici Pediatri (Fimp) nel corso di una tavola rotonda che ha aperto i lavori del 43° Congresso Nazionale della Federazione. Fino a martedì sono riuniti a Sorrento delegati provenienti da tutta Italia. «I giovani d'età compresa tra i 14 e 16 anni si trovano in una sorta di limbo nel quale il passaggio dal medico del bambino a quello dell'adulto non è sempre così chiaro e scontato - ha affermato Giampietro Chiamenti, Presidente nazionale Fimp -. È proprio in questa delicata fase della vita che iniziano alcuni comportamenti pericolosi per la salute come fumare, abbandonare la dieta mediterranea, abusare di alcol o avere rapporti sessuali non protetti. Bisogna siglare un accordo tra le varie associazioni mediche e stabilire norme chiare e precise che garantiscano una migliore assistenza ai giovani. Questo vale non solo per la prevenzione ma anche per le patologie croniche che interessano circa il 10% dei bambini italiani. Anche in questo caso serve un'integrazione che garantisca la continuità delle cure tra pediatra e i vari medici specialisti. La FIMP è pronta a fare la sua parte e siamo disponibili a collaborare con tutti gli altri rappresentati dei professionisti della salute».

«Il ruolo del pediatria è fondamentale nel favorire i corretti stili di vita - ha aggiunto Ranieri Guerra, Direttore generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute parlando di fronte all'assemblea dei delegati -. È infatti il professionista che ha il più forte rapporto di fiducia con i genitori italiani. Può fornire non solo assistenza ma anche messaggi educativi importanti a tutta la famiglia. Va quindi maggiormente coinvolto, per esempio, nella somministrazione dei vaccini e per aumentare le coperture di immunizzazione che stanno calando nel nostro Paese».
«È quanto stiamo già facendo in Regione Toscana da due anni - ha sottolineato il vicepresidente Fimp Paolo Biasci -. Abbiamo riscontrato ampia soddisfazione da parte delle famiglie e di fatto sono state azzerate le liste di attesa che spesso costringevano genitori e figli a lunghe attese e spostamenti per poter usufruire delle immunizzazioni».

Al Congresso della Fimp si discute anche di temi sindacali e del rinnovo del contratto dei pediatri. «Le ultime novità legislative introdotte dal Decreto Madia e dal Dpcm seguito alla Legge di Bilancio - ha aggiunto Chiamenti - devono essere definite con chiarezza in un nuovo Atto di Indirizzo che possa permettere una ripresa della contrattazione per tutta la medicina convenzionata. Il nostro auspicio è che ciò avvenga già nei prossimi due mesi».
Infine Tonino Aceti, coordinatore nazionale Tribunale per i Diritti del Malato-Cittadinanzattiva, ha posto l’attenzione sul mantenimento dell'attuale capillarità dell'assistenza pediatrica anche nelle zone più disagiate del Paese. «Per affrontare questo problema - ha concluso Biasci - il nuovo contratto dovrà avere delle norme ad hoc per garantire anche nelle zone geograficamente più disagiate la presenza capillare dei pediatri di famiglia. È un problema che va affrontato e risolto al più presto».


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