Lavoro e professione
Linea dura Fnomceo: «Il medico che sconsiglia i vaccini rischia la radiazione». 15 proposte della Federazione per un ruolo più attivo dei dottori
di Barbara Gobbi
«Solo in casi specifici, quali ad esempio alcuni stati di deficit immunitario, il medico può sconsigliare un intervento vaccinale. Il consiglio di non vaccinarsi nelle restanti condizioni, in particolare se fornito al pubblico con qualsiasi mezzo, costituisce infrazione deontologica». È tutto su questi toni il Documento sui vaccini presentato oggi dalla Fnomceo, la Federazione nazionale dei medici e degli odontoiatri. Che prende nettamente posizione contro l’arretramento della cultura vaccinale nel nostro Paese. Che è fatto, ricordano i camici bianchi della Federazione, di irrazionalità diffusa, di crisi di autorevolezza dei professionisti, della scarsa formazione alla scienza che è tipica del nostro Paese, del «tipico errore per cui di fronte a un rischio per quanto altamente improbabile (la reazione da vaccino) si trascura un vantaggio certo (l’immunizzazione rispetto a una grave malattia). Eppure, ricorda la presidente Fnomceo Roberta Chersevani, «I vaccini sono, nella storia della medicina, gli interventi più efficaci mai resi disponibili per l’uomo. Ed è forse proprio la scomparsa del confronto quotidiano con le conseguenze mortali o invalidanti di tante malattie, dovuta alla scoperta dei vaccini e delle terapie antibiotiche, che ha indotto la cittadinanza a credere che il successo sulle malattie infettive fosse definitivo. La Federazione - ha aggiunto ancora la presidente Chersevani, invita gli Ordini provinciali, che devono iniziare i procedimenti, a vigilare. Ci sono già provvedimenti disciplinari in corso - ha affermato - e questo indica che c'è la consapevolezza che questi colleghi devono essere ascoltati per capire il perchè di determinati atteggiamenti e per decidere la sanzione a cui verranno eventualmente sottoposti». Poi, il monito del segretario nazionale Luigi Conte: «Si puó arrivare anche alla radiazione».
Il documento in 15 punti fissa una serie di paletti e propone un ruolo attivo del medico nella diffusione dei vaccini. «Si fa pericolosamente strada nell’opinione pubblica la falsa percezione che i vaccini siano superflui e inutili – ha spiegato infatti Maurizio Grossi, coordinatore della Consulta deontologica della Fnomceo, presentando il testo al Consiglio nazionale -. Per questo abbiamo voluto fortemente il documento. Perché, quando ci viene chiesto: “La Fnomceo da che parte sta?”, possiamo rispondere senza esitazioni: “Noi stiamo dalla parte dei vaccini”. A sottolineare la valenza di questa presa di posizione è Conte. «Si tratta di una dichiarazione di intenti - precisa - di un passo importante perché è la prima volta che la Fnomceo sente l'impellenza e la necessità di elaborare un Documento specifico sulle vaccinazioni, nel tentativo di contrastare la pervasiva attività dei movimenti antivax e di ricomporre la frattura tra scienza e società, tra cittadini e istituzioni, rinsaldando la relazione di cura».
La Federazione nazionale dei medici chirurghi e degli odontoiatri propone:
1) di intensificare la campagna per l'adesione del personale sanitario alla vaccinazione;
2) di intensificare le campagne per valorizzare il ruolo del medico nella promozione delle vaccinazioni;
3) di riconfermare l'obbligo dei medici di collaborare all'attuazione dei provvedimenti di sanità pubblica;
4) di migliorare la comunicazione in ambito vaccinale nei confronti dei cittadini-utenti per favorire la partecipazione attiva e consapevole della popolazione ai programmi vaccinali;
5) di garantire l'omogeneità delle campagne vaccinali a livello nazionale;
6) di dare il massimo impulso alla vaccinazione nei primi mesi di vita al fine di prevenire patologie potenzialmente gravissime e di assicurare un efficiente sistema di avviso e di richiamo degli appuntamenti vaccinali per diminuire i casi di incompleta vaccinazione;
7) di sostenere tutte le normative regionali e nazionali tendenti a riaffermare la necessità della vaccinazione, attraverso provvedimenti che accertino validamente il dissenso dei genitori, l'assunzione di responsabilità rispetto ai rischi dei figli, la impossibilità dei figli a frequentare la scuola durante i periodi epidemici, la non iscrivibilità all'asilo nido, ed eventualmente l'assicurazione contro danni da mancata vaccinazione;
8) di chiamare, al raggiungimento della maggiore età, i soggetti non vaccinati per illustrare la loro situazione immunitaria e raccogliere il loro orientamento decisionale;
9) di sollecitare lo Stato e le Aziende produttrici di vaccini a dare il massimo supporto alla ricerca;
10) di sollecitare il Governo all'adozione di provvedimenti sulla estensione delle vaccinazioni a chiunque sia presente sul territorio nazionale e sulla predisposizione di linee guida per le campagne vaccinali attraverso i mass media;
11) di favorire il superamento dell'evidente disallineamento tra scienza e diritto, auspicando che i magistrati intervengano in tema di salute recependo nelle loro sentenze la metodologia della evidenza scientifica;
12) di sollecitare, di fronte al possibile ripetersi di sentenze che stabiliscono per giurisprudenza la correlazione tra vaccini e autismo fondate su singole attestazioni mediche, il Ministero della Salute e le autorità competenti a presentarsi in giudizio in collaborazione con il Pubblico Ministero e ad impugnare siffatti provvedimenti con effetto immediato fin dal primo grado di giudizio;
13) di favorire un'alleanza con i cittadini e i decisori pubblici per gestire correttamente il sovraccarico di informazioni fuorvianti, distorte o illusorie o in mala fede presenti su internet e di preparare consiglieri scientifici dei politici e dei mass media tali da riportare il dibattito nei limiti della correttezza metodologica;
14) di formare ricercatori e medici alla divulgazione scientifica, onde migliorare le basi cognitive con cui i cittadini affrontano le notizie scientifiche;
15) di uniformare gli standard delle strutture pubbliche per la somministrazione vaccinale e di fornire periodiche valutazioni epidemiologiche inerenti le malattie prevenibili mediante vaccinazione.
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