Lavoro e professione

Laurea abilitante in Medicina, parte il tavolo Miur, Fnomceo, Università. La proposta della Federazione

di B.Gob.

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24 Esclusivo per Sanità24

Parte oggi il primo tavolo tecnico sulla laurea abilitante in Medicina, rilanciato nei giorni scorsi dal presidente del Consiglio nazionale universitario (Cun) Andrea Lenzi e dalla Federazione degli Ordini dei medicie degli odontoiatri . Presente alla convocazione del ministero dell’Istruzione, insieme a Lenzi con il segretario nazionale Luigi Conte. Obiettivo, accelerare su un provvedimento che, contrariamente a quanto avviene per altre partite aperte in fatto di formazione universitaria, vede ampie convergenze. L’idea infatti è di tagliare i tempi morti, che possono arrivare anche a sfiorare l’anno, tra la laurea in Medicina e chirurgia e l’accesso alla scuola di specializzazione previo concorso.

La proposta che la Fnomceo porta al tavolo è quella che ha avanzato ormai da anni: inglobare il tirocinio professionalizzante nel secondo semestre del 6° anno del corso di laurea. «I giovani medici ottimizzerebbero così i 3 mesi, sacrosanti, da dedicare alla formazione - spiega il coordinatore dell’Osservatorio giovani professionisti della Fnomceo, Alessandro Bonsignore -. Si potrebbe anche pensare di far svolgere l’esame pratico di mattina e discutere la tesi di laurea nello stesso pomeriggio. Il passaggio immediatamente successivo sarebbe l’esame per accedere alle scuole di specializzazione su cui, va detto, non ci sono tempi certi». Per Luigi Conte, se non nella stessa giornata, gli esami abilitante e di laurea potrebbero comunque svolgersi a breve distanza l’uno dall’altro, con le stesse modalità già attivate per le professioni sanitarie. «Una modifica facilmente realizzabile nell’attuale ordinamento: basterebbe un decreto ministeriale per facilitare a migliaia di giovani medici la vita e l’accesso al lavoro».

Per la prova abilitante la Fnomceo ha proposto «l’adozione di nuovi strumenti di valutazione aggiuntivi e determinanti (progress test per la prova scritta, presentazione e discussione di casi clinici seguiti durante il tirocinio)». Il tutto accompagnato da «una modifica della Commissione d’esame», con un organismo terzo di valutazione in cui ai quattro professionisti designati dall’Ordine dei medici e ai quattro nominati dalla facoltà di Medicina se ne affianchino uno indicato dal ministero della Salute e due scelti dall’assessorato alla Salute tra professionisti esperti presenti sul territorio di competenza della singola università. Il presidente della commissione per gli esami di Stato entrerebbe a far parte della Commissione di esami di laurea. Per la tempistica, la proposta Fnomceo illustrata da Conte ne “La Professione ”, prevede «una prima sessione di esame con l’espletamento del tirocinio trimestrale di valutazione nei mesi di luglio, settembre e ottobre; il progress test il 10 di novembre, l’esame di laurea il 20 novembre e l’esame per l’accesso alle scuole di specializzazione ai primi di dicembre di ogni anno». Chi non supera questa prova accede alla II sessione con queste modalità: se non ha superato il tirocinio valutativo lo ripete in gennaio, febbraio e marzo; se ha superato il tirocinio ma non il progress test, ripete quest’ultimo in aprile e in caso di esito positivo accede all’esame di laurea in maggio».


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