In parlamento

Manovra/ M5S: «Governance farmaceutica al palo, fanno solo regalie»

di MoVimento 5 Stelle

«Il Governo è totalmente disinteressato a gestire con attenzione il settore della farmaceutica al fine di renderla più efficace e trasparente. Non bastasse, l’esecutivo utilizza le risorse del settore per fare concessioni. Siamo ormai giunti all'ennesima scadenza per l'approvazione della governance farmaceutica - 31 dicembre 2017 - , ma nella legge di bilancio non si legge nulla che possa far presagire un cambio di rotta da parte dell'Aifa rispetto alla mediocre gestione dei 30 miliardi di euro di spesa annua». Cosi i parlamentari del Movimento 5 Stelle in Commissione Affari sociali.
«Come se non bastasse - proseguono i parlamentari – nel passaggio della Legge di bilancio alla Camera è stato presentato un emendamento che favorisce la prescrizione di principi attivi i cui oneri andrebbero a discapito della ricerca - nell'ambito delle sperimentazioni cliniche comparative tra farmaci oltre che per medicinali orfani e salvavita - nonché dell'informazione indipendente nel settore. Non può leggersi diversamente, infatti, l'emendamento a firma Mario Marazziti - Presidente della nostra Commissione - e sottoscritto da Federico Gelli - responsabile sanità del pd - che prevede la possibilità di “rimozione della preclusione per i medici di medicina generale della prescrizione di terapie innovative….
«Il Movimento – aggiungono - ha il massimo rispetto per tutti i professionisti impegnati nel settore della sanità, ma proprio per questo occorre una seria programmazione e non estemporanee elargizioni a pioggia. Piuttosto, sarebbe utile e persino necessario che la maggioranza esprimesse parere favorevole rispetto ai nostri emendamenti - che prendendo spunto dalla Mozione (n. 1-01178), approvata, a prima firma Giulia Grillo - sulla governance farmaceutica. Tali emendamenti delineano una più efficace ed efficiente politica nella gestione del sistema, a partire da una serie rinegoziazione del prontuario farmaceutico nazionale: un punto fondamentale rispetto al quale registriamo l'incomprensibile “dimenticanza” da parte del Governo».


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