In parlamento
Epatite C, M5S esulta per la marcia indietro dell’Aifa
«Grazie al Movimento 5 Stelle, l'Aifa è stata costretta a fare retromarcia, certificando che le note di credito fanno riferimento esclusivamente a forniture già effettuate (articolo 2), lasciando la massima libertà per gli acquisti futuri al fine di garantire, a parità di efficacia terapeutica, il maggior numero di trattamenti possibili». È questo il commento dei parlamentari pentastellati in Commissione Affari Sociali dopo la pubblicazione il 19 febbraio scorso della determina Aifa che rivede il meccanismo individuato dalla stessa Agenzia in merito alle modalità di rimborso alle regioni dello sconto per i farmaci Sovaldi e Harvoni. «Nei giorni scorsi l'Aifa - si legge nella nota dei Cinque Stelle - ha approvato alla chetichella la Determina 227/2016 - Gazzetta n. 41 del 19 febbraio 2016 - che abroga il meccanismo individuato dalla stessa Agenzia in merito alle modalità di rimborso dello sconto per i farmaci Sovaldi e Harvoni».
«Sin dalla pubblicazione della Determina 1.427/2015 - continua la nota - che istituiva il passaggio da pay back a nota di credito, Il Movimento 5 Stelle aveva denunciato alle autorità competenti – con lettera a prima firma Giulia Grillo - le possibili limitazioni della concorrenza. Infatti, era forte il dubbio che le aziende sanitarie dovessero acquisire anche per il futuro i farmaci della stessa azienda utilizzando le note di credito rilasciate dall'azienda farmaceutica. Va ricordato che il valore dello sconto a favore delle regioni era superiore a 193 milioni di euro».
Con il nuovo atto a firma Luca Pani (dg Aifa) «non solo si abroga tutta la determina precedente - ribadisce il M5S - ma si scopre che l'Autorità garante per la concorrenza – con atto inviato all'Aifa il 24 dicembre scorso - ha: “rappresentato la necessità di stabilire un effettivo nesso causale tra il nuovo meccanismo di emissione di note di credito e l'esistenza di debiti per forniture pregresse dei medesimi prodotti farmaceutici, sì da considerare in maniera chiara l'effetto meramente compensatorio perseguito dalla determinazione n. 1427/2015 e l'inesistenza di condizionamenti anticoncorrenziali suscettibili di condizionare gli acquisti futuri dei nuovi farmaci per il trattamento dell'epatite C da parte delle Regioni”».
Nei prossimi giorni i parlamentari M5S presenteranno una richiesta di accesso agli atti per conoscere nei dettagli la comunicazione inviata dall'Autorità garante per la concorrenza all'Aifa.
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