In parlamento

Responsabilità professionale, concluso l’esame in XII. Il relatore Gelli: «Testo in aula entro gennaio». Lorenzin: «Svolta storica anti medicina difensiva»

di B.Gob.

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24 Esclusivo per Sanità24

Con il via libera agli ultimi emendamenti del relatore agli articoli 9 e 10 (rispettivamente sull’istituzione di un Fondo di garanzia per i soggetti danneggiati che non possano essere ristorati e sulla nomina di periti “appropriati” nel riconoscimento del danno), si è concluso l’esame in Affari sociali del testo sulla responsabilità professionale degli operatori sanitari, relatore Federico Gelli (Pd). Il testo unificato, composto di 10 articoli, riscrive di fatto il tema della responsabilità tra revisione del Codice penale e civile, dell’organizzazione del lavoro e delle assicurazioni. Il provvedimento ora viene inviato alle commissioni competenti per i pareri e approderà in aula, dove l’auspicio è che sia approvato entro gennaio. Il punto ora è capire quali articoli, ovviamente solo quelli che hanno una implicazione di carattere economico, finiranno nel maxiemendamento del Governo. Ciò è del resto in linea con quanto è stato concordato e cioè che la materia sanitaria sarà affrontata dalla Camera, ferme restando le modifiche assodate in senato. Tra gli emendamenti in odor di trasloco, come spiega il relatore Gelli, «sicuramente gli articoli sulla responsabilità civile e forse il Fondo di solidarietà per i danneggiati senza ristoro. Ma capiremo meglio con gli uffici del Mef. In ogni caso il testo resterà integro, indipendentemente dalle parti che potranno essere riassorbite dalla legge di Stabilità».
Un lavoro lungo, un percorso che ha incontrato non poche difficoltà ma ce l'abbiamo fatta, grazie all'impegno di tutti”.
Questo il commento del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin alla notizia dell'approvazione in Commissione XII della Camera del provvedimento legislativo sulla medicina difensiva.
Per la ministra il via libera «è un risultato storico, una svolta nella lotta alla medicina difensiva – perché riesce a trovare un punto di equilibrio tra le tutele dei medici, che hanno bisogno di svolgere il loro delicato compito in serenità, e il diritto dei cittadini dinanzi ai casi di malasanità. Il testo redatto dalla Commissione ministeriale Alpa, di cui ringrazio tutti gli autorevoli componenti, il relatore, il presidente - si legge in un comunicato trasmesso dal ministero - è stata una base preziosa di discussione in Parlamento». Poi Lorenzin ricorda le novità: cambia la responsabilità del medico sia da un punto di vista penale, poiché il medico non sarà più responsabile neppure per colpa grave se rispetta le linee guide, che civile, prevedendosi la natura extracontrattuale della responsabilità dei medici non liberi professionisti con conseguente inversione dell'onere della prova e dimezzamento del termine di prescrizione; viene introdotta l'azione diretta nei confronti dell'assicurazione; la conciliazione obbligatoria pone un freno al proliferare dei contenzioni giudiziari; viene limitata, da un punto di vista della quantificazione, l'azione di rivalsa della struttura sanitaria nei confronti del medico; viene creato un fondo di garanzia per le vittime di malasanità. «È stata così mantenuto l’impegno assunto nei confronti dei medici, grazie a un provvedimento equilibrato che consentirà loro di lavorare con maggiore serenità e ai pazienti, che vedono comunque tutelati in modo chiaro e diretto i loro diritti», chiosa la ministra.

In stand-by da anni, il testo unificato avviato dal relatore Pierpaolo Vargiu, ha avuto una forte accelezione negli ultimi mesi, dopo che la ministra della Salute Lorenzin lo ha sostanzialmente “preso in carico”, come tassello cruciale nella lotta contro la medicina difensiva e come mano tesa ai medici sul piede di guerra per i tagli al Ssn e per il generale impoverimento economico e profesisonale della categoria. «Ora ci siamo - spiega Gelli - e siamo certi di aver riscritto un testo equilibrato, che ripristina l’equilibrio tra medico e paziente, ciascuno tutelato per la propria parte.

Tra i cardini del testo unificato, la previsione di audit clinici nel rispetto della privacy e della riservatezza a tutela del medico, l’obbligatorietà di stipulare polizze assicurative, le modfiche al codice penale che prevede la possibilità di perseguire il medico che si sia attenuto a linee guida emesse da società scientifiche accreditate presso il ministero della salutesoltanto in caso di colpa grave, la distinzione tra responsabilità contrattuale in capo alla struttura e responsabilità extracontrattuale in capo all’operatore sanitario che non sia libero professionista, il tentativo obbligatorio di conciliazione e paletti ben precisi all’azione di rivalsa esercitata dalla struttura nei confronti degli operatori. Dal punto di vista assicurativo, si ribadisce l’obbligatorietà della copertura per tutte le strutture pubbliche e private di ogni ordine e grado, si ribadisce per i liberi professionisti ma soprattutto si rende obbligatoria l’assicurazione per l’azione di rivalsa. Un profesisonista che per sua rresponsabilità crea un danno alla struttura e al cittadino e quindi un danno ecobomico all’ospedale, comporta un danno erariale che va ristorato grazie alla copertura assicurativa del professionista.


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