Imprese e mercato
Multa record in Cina per GlaxoSmithKline. L'accusa è corruzione
di Lucilla Vazza
Un tribunale cinese di Changsha, la capitale della provincia dello Hunan, ha multato il colosso farmaceutico britannico GlaxoSmithKline per 3 miliardi di yuan (circa 380 milioni di euro) per aver corrotto medici e funzionari pubblici cinesi affinché usassero i suoi prodotti negli ospedali. Lo riferisce l'Associated Press che ha spiegato che si tratta della multa più pesante mai decisa da un tribunale cinese. Gli ex manager Gsk Cina, tra cui l'ex numero uno Mark Reilly, sono stati condannati con pene dai due ai quattro anni di carcere. Le notizie dalla Cina arrivano in maniera frammentata.
Del processo si sa che è stato avviato nel 2013 e al centro delle indagini c'è il sistema di corruzione messo in piedi dalla società british per fare aumentare il giro di affari nella sanità pubblica cinesi per un giro di 150 milioni.
Nel pomeriggio si sono diffusi maggiori dettagli rispetto alla vicenda processuale. Questi i nomi e le condanne inflitte dal tribunale di Changsha, come riportato dall'agenzia americana Dow Jones:
- Mark Reilly: per l'ex numero 1, la condanna è a tre anni, con una sospensiva di 4 anni.
- Zhang Guowei: direttore delle risorse umane Gsk Cina, condannato a 3 anni con la sospensiva di tre anni. Ha ammesso che l'uso di tangenti da parte della multinazionale per assicurare la vendita dei farmaci più costosi.
- Liang Hong: vice president e operation manager Glaxo Cina. Per lui due anni di carcere, con tre anni di sospensione. Ha affermato sulla tv di Stato della Cina che ha egli stesso allungato mazzette a governatori, amministratori di ospedali e medici della sanità pubblica attraverso una rete di agenzie di viaggio.
- Zhao Hongyan: direttrice ufficio legale Gsk Cina. due anni di prigione con sospensione di 2 anni. Ha ammesso di aver distrutto le prove della corruzione per evitare conseguenze.
- Huang Hong: business-development manager. Per lei 3 anni di prigione con 4 anni di sospensione. L'accusa è stata di aver materialmente intascato ed erogato tangenti, si è difesa affermando che la compagnia utilizzava fondi ufficialmente destinati alle pubbliche relazioni con i più importanti clienti, che erano i più grandi ospedali del gigante asiatico.
La difesa e la collaborazione di GSK. GlaxoSmithKline ha sempre cercato la collaborazione con le autorità cinesi e sul sito si può leggere uno statement dove si chiede scusa ai pazienti e alle istituzioni cinesi, sottolineando che chi ha agito, lo ha fatto contro le regole della multinazionale, creando un danno all'azienda stessa. Nel documento si legge: «La Cina è un mercato importante per Gsk. Abbiamo investito massicciamente in Cina, spendendo finora oltre 500 milioni di dollari, creando più di 7mila posti di lavoro e creando strutture di produzione in loco. In Cina abbiamo realizzato il nostro più grande centro di ricerca e sviluppo sulle malattie neurodegenerative come la malattia di Alzheimer».