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Schillaci: impegno del G7 sull’antibiotico resistenza, dall’Italia un fondo di 21 milioni per nuovi antibatterici

di Er.Di..

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24 Esclusivo per Sanità24

“L’antimicrobico resistenza è una guerra silenziosa che richiede nuove armi per combatterla: per questo l’Italia ha deciso di destinare 21 milioni per la ricerca e lo sviluppo di nuovo antibiotici”. Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, nella conferenza stampa di chiusura del G7 Salute di Ancona. “Con questi fondi - aggiunge - dimostriamo che l’Italia è in prima linea per arginare questa pandemia e incoraggiamo gli investitori nella ricerca di nuovi antibatterici”. Secondo Schillaci si potrebbe utilizzare anche una parte di fondi già destinati ai farmaci innovativi oncologici “che non hanno costi di payback e possono essere distribuiti subito ai pazienti ma senza minarne lo scopo originario”.

Schillaci, ringraziando le delegazioni del G7 e quelle dei Paesi invitati, ha ricordato l’importanza delle sessioni di lavoro svolte che hanno prodotto “una dichiarazione finale ambiziosa”. “Solo con una operazione comune - ha detto Schillaci - si può fare fronte ai problemi della salute e solo lavorando insieme a livello globale si può mantenere il sistema in equilibrio”.

Nel corso della conferenza stampa, il ministro è intervenuto anche sulla prossima manovra economica sottolineando che conterrà le risorse per il Piano pandemico (“sarà moderno e adatto a tutte le esigenze”) e per il personale sanitario. “In Italia - ha spiegato - mancano più infermieri che medici e sono sempre gli infermieri, rispetto alle medie Ocse, a guadagnare di meno. Si tratta di rendere più attrattiva per i giovani questa professione e alcune specializzazioni mediche”.

Durante il G7, ha poi aggiunto il ministro della Salute, c’è c’è stato un incontro bilaterale con la vice ministra della Salute dell’India per stabilire un protocollo per facilitare l’arrivo di infermieri indiani in Italia. “Questi professionisti indiani - ha evidenziato - hanno diplomi di qualità e sono già impiegati nel nostro Paese. Per lavorare devono però imparare l’italiano e stiamo mettendo a punto una piattaforma con le università per i corsi di italiano”.

Schillaci si è poi detto pronto ad incontrare i medici di medicina generale che hanno minacciato lo sciopero per arrivare alla firma dell’Accordo collettivo nazionale 2022-2024. “Siamo disponibili a incontrare i medici di famiglia - ha affermato -. Li ho sempre difesi e sono il primo presidio della sanità pubblica, ma dobbiamo affrontare il problema in modo più moderno: il medico di famiglia da solo nel proprio studio non è più attuale, anche rispetto a ciò che i giovani medici oggi vogliono”.

L’intelligenza artificiale, infine, è stata al centro degli incontri dell’ultima giornata del G7. Per Schillaci “non va temuta o contrastata, ma governata avendo sempre un approccio etico e ricordando che nessuna tecnologia può sostituire la decisione dell’uomo, in questo caso dai medici e dagli operatori sanitari”. E proprio su questo argomento “così importante e innovativo, la nostra Presidenza ha prodotto un altro risultato concreto e significativo: per la prima volta i membri del G7 hanno approvato un policy brief su intelligenza artificiale e salute”.


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