Dal governo

Vaccini e Lea, tra Lorenzin e Regioni il gioco del cerino

di B.Gob.

Una lettera firmata Beatrice Lorenzin in cui la ministra sollecita le Regioni su Piano nazionale vaccini e nuovi Livelli essenziali di assistenza. La risposta istituzionale, oggi, arriva dal presidente delle Regioni Stefano Bonaccini. (Forse) volutamente stupita e sicuramente puntuta. Le Regioni, per sintetizzare, ricordano alla ministra che sul Piano vaccini si sono già espresse e che se i nuovi Lea sono fermi da mesi non è certo colpa loro. Sottotraccia, il riferimento alle parole della stessa titolare della Salute di una manciata di giorni orsono. «I Lea?», chiedeva retorica la ministra, «Sono fermi alla bollinatura della Ragioneria generale dello Stato e ogni giorno perso è un giorno perso per i nostri pazienti».

Le Regioni tengono a precisare che non intedono a “restare con il cerino in mano”. «Massima collaborazione istituzionale e assoluta celerità, come sempre, nell’interesse del diritto alla salute», sono quindi assicurati dal Presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, in risposta alle sollecitazioni firmate Lorenzin. «Nella sua lettera - si legge nel comunicato - il ministro fa riferimento a due temi che però meritano di essere distinti. Un primo tema è il piano nazionale vaccini su cui le Regioni si sono già espresse positivamente più di due mesi fa. In questo caso dovremmo essere noi a sollecitare il Governo, ma attendiamo fiduciosi le valutazioni finali dell’Esecutivo.
La seconda questione - ricorda il leader dei governatori - riguarda i Livelli essenziali di assistenza e il nomenclatore protesico, da ieri, nella ultima versione inviata dal ministero della Salute, all'attenzione degli assessori delle Regioni. Contiamo nei prossimi giorni di fornire le nostre valutazioni, ma ricordo che si tratta di un decreto del Governo, su cui devono essere fortemente concordi tutti i dicasteri coinvolti. Non so a cosa si riferisca esattamente la ministra quando fa riferimento ad una burocrazia che ‘blocca un iter avviato', ma certo non credo si possano imputare ritardi alle Regioni, che, come ho detto, forniranno il loro parere nei tempi previsti. Credo che nell'interesse dei cittadini e per la efficacia del Servizio sanitario nazionale convenga un gioco di squadra, dove ciascuno, Governo e Regioni, faccia fino in fondo la propria parte di responsabilità istituzionale. E sotto questo profilo non giova il gioco del “cerino”. In ogni caso - conclude Bonaccini - rassicuro il Ministro che troveremo soluzioni comuni».

La querelle non sfugge ai deputati in commissione Affari Sociali del Movimento 5 Stelle. Che attribuiscono alla ministra, sui Lea, una «sconcertante pantomima». «Non sapremmo come definire, se non una sconcertante pantomima, quella che ha visto protagonista il ministro della Salute - affermano i pentasetllati in un comunicato -. Apprendiamo infatti che Beatrice Lorenzin ha scritto alla Conferenza delle Regioni per esprimere preoccupazione rispetto allo stallo delle procedure di approvazione dei nuovi Lea. La risposta di Antonio Saitta, coordinatore degli assessori regionali alla sanità, è stata tanto ovvia quanto imbarazzante per il ministro: per dare il via libera definitivo serve prima la ‘bollinatura” del ministero dell’Economia e, dunque, la questione sui nuovi Lea va sciolta a monte tra il dicastero di via XX Settembre e quello guidato dalla Lorenzin. Tutto questo il titolare della Salute non può e non poteva non saperlo, per cui vorremo capire a che gioco abbia provato a giocare. Forse lo scaricabarile?»
Poi l’annuncio:«Per fare chiarezza rispetto a quanto avvenuto» e sapere «a che punto siano procedure di approvazione dei nuovi Lea, e ricevere indicazioni chiare sulle tempistiche, presentereremo un'interrogazione ai ministeri dell’Economia e della Salute. Sono mesi che ormai sentiamo il ministro Lorenzin dichiarare ovunque che l’approvazione dei Lea sarebbe dietro l'angolo. Peccato che nel frattempo il tempo passi e l’orizzonte della conclusione dell'iter viene spostato ogni volta più in là. Piuttosto che dedicarsi ai proclami, Lorenzin farebbe bene ad avere un incontro chiarificatorio con il suo collega Padoan, al termine della quale dovrebbe dare notizie chiare e certe ai cittadini».


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