Dal governo
Anticorruzione, Cantone a Maroni: «Progetto Arac apprezzabile, ma troppo simile all’Anac». Il governatore: «Correggiamo insieme il testo»
«Incontro utile con il governo sulla nuova legge che istituisce l'Autorità Regionale Anticorruzione: al lavoro per un testo condiviso». Così su Twitter il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, in relazione al progetto di legge sull'Arac.
Proprio ieri l'Anac, l'autorità nazionale anti-corruzione, ha inviato alla Regione Lombardia una delibera sul progetto di legge che prevede l'istituzione di una authority regionale a contrasto dei fenomeni corruttivi. Delibera che di fatto impone una revisione di quel progetto legislativo dal momento che la materia è di competenza statale. Nella delibera si legge infatti che «il consiglio nel prendere atto del progetto di legge in esame e nell'apprezzare la volontà espressa dalla regione Lombardia di predisporre migliori strumenti per la prevenzione della corruzione al suo interno e negli enti da essa controllati e vigilati, ritiene, però, di richiamare l'attenzione sulla coerenza tra alcune previsioni del progetto di legge e la competenza statale in materia di prevenzione della corruzione».
L'Anac di Raffaele Cantone pur apprezzando «la volontà espressa dalla Giunta regionale della Lombardia di predisporre migliori strumenti per la prevenzione della corruzione» ha voluto richiamare l'attenzione sulla coerenza tra alcune previsioni del progetto di legge e la competenza statale da cui deriva che «non è consentito al legislatore regionale istituire un organo avente compiti analoghi a quelli dell'Autorità nazionale anticorruzione, cui spetta approvare il Piano nazionale anticorruzione, contenente obiettivi e linee guide rivolte a tutte le pubbliche amministrazioni della Repubblica al fine dell'adozione di effettive misure di contrasto alla corruzione».
Alla Regione Lombardia, tuttavia, restano comunque dei margini di intervento. La delibera Anac n. 245 del 9 marzo riporta che «diversa considerazione comporterebbe l'eventuale costituzione da parte della Regione di un organo collegiale formato, secondo le intenzioni manifestate nel disegno di legge in esame, da membri di assoluto prestigio e specchiatissima moralità. A tale organo potrebbero essere attribuiti utilissimi compiti di supporto al Consiglio e alla Giunta in merito alle iniziative legislative che la regione Lombardia valutasse di adottare (...) per l'effettiva implementazione di politiche di prevenzione, in coerenza con il Piano nazionale anticorruzione predisposto dall'Anac».
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