Dal governo
Piani di rientro degli ospedali, ecco le linee guida trasmesse dalla Salute alle Regioni
di red.san.
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Anteprima. Il ministero della Salute ha inviato alle Regioni lo schema di decreto con cui dare attuazione al comma 524, lettere a) e b), dell’ultima legge di Stabilità. Prende così forma una delle maggiori novità della manovra 2016: la previsione di piani di rientro aziendali, nei due casi in cui si ravvisi una o entrambe le seguenti condizioni:
a) uno scostamento tra costi rilevati dal modello di rilevazione del conto economico (CE) consuntivo e ricavi determinati come remunerazione dell’attività, ai sensi dell’articolo 8-sexies del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni, pari o superiore al 10 per cento dei suddetti ricavi, o, in valore assoluto, pari ad almeno 10 milioni di euro. Le modalita' di individuazione dei costi e di determinazione dei ricavi sono individuate dal decreto di cui al comma 526;
b) il mancato rispetto dei parametri relativi a volumi, qualità ed esiti delle cure, valutato secondo la metodologia prevista dal decreto di cui al comma 526.
Doppia l’ipotesi di Piano da attuare, entro 90 giorni dall’emanazione del provvedimento di individuazione degli enti in “rosso” su conti e prestazioni, prevista nel documento inviato dalla Salute.
Nel primo caso - piano di rientro dallo scostamento negativo tra costi e ricavi - la programmazione andrà impostata sulla base di una serie di step: analisi della situazione economico-gestionale dell’azienda negli ultimi 3 anni; definizione della strategia che, di conseguenza, va perseguita negli anni successivi; predisposizione del conto economico tendenziale e programmatico; definizione degli strumenti di monitoraggio, verifica e analisi del piano di rientro, con indicatori quantitativi e qualitativi.
Il “piano” aziendale dovrà tenere conto di quello regionale, in caso di regioni in piano di rientro esse stesse o commissariate. A sua volta, la programmazione aziendale, ai fini della ripartizione delle risorse di parte corrente tra le aziende del proprio Ssr, terrà conto anche della presenza di aziende in piano di rientro e del valore di “funzioni ammissibili” (allegato tecnico a del decreto).
Il piano di rientro aziendale da predisporre per rientrare nei parametri su volumi, qualità ed esiti delle cure andrà articolato prevedendo i seguenti elementi: verifica della qualità dei dati registrati nei Sistemi informativi sanitari; analisi della situazione attraverso la conduzione di audit clinici e organizzativi; programma di interventi.
Per la verifica del miglioramento continuo dei risultati le strutture possono avvalersi degli strumenti dedicati all’audit disponibili sul sito del Programma nazionale Esiti.
La Governance. In ogni azienda in piano di rientro andranno individuati centri di responsabilità (Dipartimenti e/o Unità operative complesse) e centri di costo. La Direzione strategica di ogni azienda «dovrà presentare alla Regione obiettivi chiari, definiti e circoscritti e condividere indicatori che siano comprensibili, confrontabili e fattibili con i centri di responsabilità, al fine di incentivare la produttività e la qualità della singola prestazione».
Per ogni obiettivo andrà previsto un budget economico ma anche il dettaglio delle risorse umane e strumentali dedicate. Alla verifica e al monitoraggio complessivo si dovrà provvedere con scadenze trimestrali.
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