Dal governo
Al ministero parte il tavolo sulla mobile health
Mettere ordine nella giugla delle App mediche. E in tempi brevi pervenire ad adeguamenti normativi riguardo al loro monitoraggio, produzione, distribuzione e utilizzo nell'ambito della salute. Con questi obiettivi si è svolta presso il ministero della Salute, Direzione generale dei dispositivi medici e del servizio farmaceutico, la riunione di insediamento del tavolo di lavoro sulla mobile health. Lo annuncia una nota del ministero.
«Tale gruppo istituito dalla ministra Beatrice Lorenzin - spiega la nota - lavorerà per la tutela della salute dei cittadini in relazione alla diffusione della cosiddetta mobile health (mHealth) ovvero la pratica della medicina supportata da dispositivi mobili come Pda e telefoni cellulari mediante l'utilizzo di applicazioni specifiche progettate per finalità mediche (med apps) quali la raccolta di dati clinici, trasmissione di informazioni sullo stato di salute al personale medico o agli stessi pazienti ».
Il fenomeno si sta infatti diffondendo a macchia d’olio. «Ttali applicazioni», spiega il ministero, « sono di facile accesso e di costo contenuto mentre, nel contempo, sussiste una necessità di regolamentazione della materia e una ridotta conoscenza della popolazione nel corretto utilizzo di tali risorse. La Direzione Generale dei Dispositivi Medici e del Servizio Farmaceutico ha da tempo posto un particolare focus sui rischi derivanti da tale pratica e sulla necessità di una sua corretta regolamentazione».
Il tavolo di lavoro vede la partecipazione di rappresentanti dell'Istituto Superiore di sanità, dell'Aifa, dell'Agenzia per l'Italia digitale, del Ministero dello Sviluppo Economico, del Garante per la privacy, delle Università e delle principali Associazioni di categoria (Assobiomedica, Farmindustria, Società italiana di telemedicina) «al fine di creare un ambiente istituzionale e collaborativo tra i soggetti che condividono l'esigenza di sistematizzare e gestire al meglio l'evoluzione tecnologica applicata al mondo della salute».
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