Dal governo
Certificati medici sport non agonistico: ecco le linee guida
di Lucilla Vazza
Approvate le nuove regole sui certificati medici per chi fa sport non agonistico: l'obbligo di certificazione vale solo per chi pratica attività sportiva non agonistica, tenuto conto che è stato soppresso l'obbligo della certificazione per chi pratica attività ludico-motoria.
Lo ha chiarito il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che ha firmato nei giorni scorsi le nuove linee guida di indirizzo in materia di certificati medici. Le regole si applicano agli alunni che svolgono attività fisico-sportive organizzate dalle scuole al di fuori dall'orario di lezione, a coloro che fanno sport presso società affiliate alle Federazioni sportive nazionali e al Coni (ma che non siano considerati atleti agonisti) e a chi partecipa ai Giochi sportivi studenteschi nelle fasi precedenti a quella nazionale. Queste in sintesi le novità:
- resta non obbligatorio, ma facoltativo il certificato per chi pratica attività ludico-motoria;
- chi effettua attività sportiva non agonistica deve sottoporsi a controllo medico annuale;
- per ottenere il rilascio del certificato è necessaria l'anamnesi e l'esame obiettivo con misurazione della pressione e di un ecg a riposo effettuato almeno una volta nella vita;
- per chi ha superato i 60 anni di età e che presenta alti fattori di rischio cardiovascolare, è necessario un elettrocardiogramma basale debitamente refertato annualmente, come anche per coloro che, a prescindere dall'età, sono affetti da patologie croniche conclamate che comportano un aumento del rischio cardiovascolare;
- il medico certificatore dovrà conservare copia dei referti di tutte le indagini diagnostiche eseguite.
Sul punto legato agli accertamenti necessari per il rilascio del certificato per l'attività sportiva non agonistica, si è a suo tempo espresso il comitato di esperti nominato dalla Fnomceo prevedendo, oltre a tutte le indagini ritenute necessarie dal medico, la disponibilità almeno di un elettrocardiogramma nella documentazione clinica.
La Fimmg ha precisato in un articolo di commento al provvedimento, che: «i certificati per l'attività sportiva non agonistica possono essere rilasciati solo dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta, relativamente ai propri assistiti, o dal medico specialista in medicina dello sport ovvero dai medici della Federazione medico-sportiva italiana del Comitato olimpico nazionale italiano» e, per quanto riguarda l'aspetto economico: «Il costo degli accertamenti, ovviamente, qualora non motivati da precise indicazioni cliniche indipendenti dalla certificazione, è sempre a carico del cittadino».