Aziende e regioni
Il Piemonte fuori dal Piano di rientro
di Red.San.
Era nell’aria già da alcuni mesi, ma solo oggi è stata data l'ufficialità al neo direttore della sanità piemontese Renato Botti, dell'uscita dal piano di rientro della Regione. Era il 2 agosto 2010 (DGR 1-415) quando la regione subalpina siglò l'Accordo con il Ministero dell'Economia e delle Finanze ed il Ministero della Salute inerente il Piano di rientro di riqualificazione e riorganizzazione e di individuazione degli interventi per il perseguimento dell'equilibrio economico. Da allora sono passati circa sette anni di sacrifici per tutto il sistema sanitario regionale, ma finalmente per l'ente presieduto da Sergio Chiamparino si può dire che ha voltato definitivamente pagina.
Senza dubbio i passaggi che hanno determinato questo risultato hanno radici lontane, vedi ad esempio l'approvazione dei Programmi Operativi 2013-2015 (DGR n. 25-6992 del 30 dicembre 2013), ma l'impulso alle iniziative di governance degli ultimi anni sono quelle che senza dubbio hanno determinato il risultato tanto atteso. Bilanci in equilibrio economico-gestionale ed approvati in tempi utili, individuazione dei fabbisogni della rete ospedaliera secondo gli standard previsti dal Decreto Ministeriale 2 aprile 2015 n. 70 (DGR 1-600 e 1-924 tanto volute dall'ex DG Fulvio Moirano) nonché la ricontrattazione del budget con gli erogatori privati, sono solo alcune delle frecce nell'arco dell'assessore alla sanità Antonio Saitta che hanno permesso l'uscita dal piano del Piemonte, fino ad oggi unica regione del nord Italia.
Adesso, dalle parti di Corso Regina (sede dell'assessorato) ci sarà la possibilità di guardare con maggior serenità alle prossime iniziative di investimento nel sistema, prima fra tutte l'assunzione di personale, ma nessuno si faccia illusioni perché le risorse provenienti dall'assegnazione del Fabbisogno sanitario nazionale devono tenere in considerazione una serie di novità di non poco conto tra cui i nuovi Lea (di recente pubblicazione in Gazzetta) oltre che l'ingresso sul mercato di farmaci innovativi Hcv e oncologici su tutti.
«È un confronto severo e stringente – ha dichiarato Antonio Saitta (assessore della Regione Piemonte e Coordinatore della Commissione Salute - basato su parametri formali e sostanziali che riguarda tutte le Regioni in piano di rientro. Oggi è arrivata una buona notizia sicuramente per il Piemonte, ma credo per l'intero sistema delle Regioni. Dopo più di sei anni il Piemonte raggiunge un equilibrio economico-finanziario di tipo strutturale: esce infatti, ufficialmente, dal piano di rientro dal debito sanitario. È il risultato dell'ultima verifica effettuata con i funzionari e i dirigenti del Ministero della Salute e del Ministero dell'Economia. Ora come Commissione Salute della Conferenza delle Regioni siamo sempre più impegnati a fare in modo che progressivamente tutte le Regioni escano dai loro piani di rientro, magari lavorando sulle best practice che proprio il tavolo di monitoraggio ha messo in luce. Penso – conclude Saitta - ad esempio al piano operativo realizzato dalla mia Regione ed agli interventi per migliorare l'indice di attuazione dei Lea».
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